Il cielo di novembre riserva delle sorprese. La lunghezza delle notti andrà via via aumentando con l’approssimarsi del 21 dicembre, quando avremo la notte più lunga dell’anno. Scopriamo quali sono gli eventi da non perdere.
Pianeti
Cominciamo da pianeti. Rispetto a ottobre, Mercurio sarà sempre meno visibile fino a nascondersi completamente ai nostri occhi. Durante i primi giorni del mese sarà ancora possibile notarlo poco prima dell’alba. Il 17 novembre sarà in congiunzione col sole.
Venere invece sarà ben visibile da 4 ore prima dell’alba, così come Marte osservabile durante le prime ore del mattino a est. Il 3 novembre i due pianeti saranno in congiunzione.
Giove sorgerà per primo. Dopo la congiunzione Marte-Venere i tre pianeti potranno essere osservati insieme.
Saturno torna a essere visibile nel cielo della sera. Anche se all’inizio del mese è molto basso sull’orizzonte occidentale. Il 29 novembre si trova in congiunzione con il Sole e sarà inosservabile. Verso la fine dell’anno ricomparirà al mattino presto. Urano, dopo l’opposizione al Sole il mese scorso, ora è osservabile per quasi tutta la notte attraverso un telescopio. Anche Nettuno va osservato al telescopio ma è visibile solo durante la prima parte della notte. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimarrà fino all’anno 2022.
Congiunzioni
Dopo la congiunzione Marte-Venere del 3-4 novembre, questo mese avrà una serie di congiunzioni mattutine. Dal 6 novembre inoltre potremo ammirare un piccolo spettacolo, il quartetto formato da Luna, Giove, Venere e Marte protagonisti del cielo prima dell’alba. Il primo incontro si verifica il 6 novembre tra la Luna e Giove. Spiega l’Uai che il 7 novembre la Luna farà il suo ingresso nella costellazione della Vergine, dove si potrà ammirare la congiunzione con Marte e Venere. Poco più in alto si osserva Giove.
Meteore
Novembre vanta pochi ma importanti appuntamenti con le stelle cadenti. Gli sciami più noti sono Tauridi e Leonidi. Le prime sono note per la loro lunga durata, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde invece sono legate a spettacolari apparizioni con considerevoli tempeste di stelle cadenti.
Si parte tra il 3 e 4 novembre con le Tauridi Sud, ciò che resta della disintegrazione della cometa Encke, mescolate a frammenti di asteroidi. Per osservarle bisognerà guardare ad est già dalle 19 e per gran parte della notte. Per ammirare le Tauridi Nord invece bisognerà attenderà il 12-13 novembre, osservando la stessa porzione di cielo della Tauridi Sud.
Il 17 novembre invece toccherà alle Leonidi, la corrente più famosa. Ogni anno tra il 16 e il 18 novembre la Terra incontra regioni di spazio che contengono ciò che resta dei passaggi al perielio dalla cometa Tempel-Tuttle. Quest’anno saremo fortunati visto che la Luna sarà assente.
Nella seconda parte del mese vi saranno alcuni sciami minori, come le Andromedidi (intorno al 14 e al 29/30 novembre) e le alfa Monocerontidi il 22 novembre.