Vecchi telefonini in soffitta? Alcuni modelli valgono fortune

vecchi cellulari

Nell’era degli smartphone ultramoderni con costi stellari, in pochi immaginano che i dispositivi mobili d’epoca possano rappresentare un tesoro nascosto. Tra i brand più ambiti dai collezionisti troviamo Nokia, Motorola ed Ericsson, con determinati esemplari che toccano valutazioni oltre i 3.000 euro.

Tre icone Nokia da record

Nokia ha regnato incontrastata nel settore della telefonia cellulare per decenni, e attualmente diversi suoi apparecchi sono diventati autentici pezzi da museo. Il Nokia 3310, celebre per l’autonomia straordinaria e la robustezza senza pari, può toccare i 1.000 euro quando si presenta integro con l’imballo originale.

nokia 3310
Il Nokia 3310

Il Nokia 8110, immortalato nel cult cinematografico Matrix grazie al caratteristico sistema a slitta, arriva a valutazioni che superano i 2.000 euro quando ancora operativo.

Dal punto di vista del valore economico puro, la vera perla risulta essere il Nokia 8800, presentato nel 2005: per merito del sofisticato meccanismo scorrevole e dell’estetica curata, può essere valutato oltre 3.000 euro in stato impeccabile.

Altri gioielli della telefonia d’epoca

La lista dei dispositivi mobili d’annata di pregio non include soltanto Nokia, dato che possiamo menzionare il Motorola DynaTAC 8000x – il pioniere dei cellulari portatili commerciali – che può raggiungere gli 8.000 euro. Persino Apple appartiene a questa cerchia esclusiva: l’iPhone 2G, debutto assoluto dell’azienda californiana, si attesta intorno ai 2.000 euro se mai aperto e sigillato nell’imballaggio.

Il Mobira Senator di Nokia, datato 1981, tocca attualmente circa 1.000 euro. Degno di nota anche l’Ericsson T28, primo apparecchio con accumulatore ai polimeri di litio: commercializzato nel 1999, si affermò come il terminale più compatto disponibile per tre anni di fila. Riconoscibile per il display verde e la tipica protezione a sportello, oggi parte da quotazioni di circa 150 euro.

Un settore in espansione

I dispositivi mobili d’epoca rappresentano testimonianze tangibili dell’evoluzione tecnologica e icone culturali di un periodo storico, e come accade sempre nel mondo del collezionismo, la quotazione si basa essenzialmente su tre elementi: stato di conservazione, disponibilità della confezione originale e operatività. Gli appassionati sono pronti a investire somme considerevoli per esemplari ben mantenuti che incarnano rivoluzioni tecniche o momenti culturali significativi del passato.