WhatsApp, la piattaforma di messaggistica istantanea più diffusa al mondo con miliardi di utenti attivi, sta affrontando una delle criticità più irritanti per chi la utilizza quotidianamente: i messaggi spam. Negli ultimi tempi si è assistito a un incremento esponenziale di messaggi inviati in massa verso destinatari ignari, trasformando le conversazioni personali in un bombardamento continuo di notifiche indesiderate. Per arginare questo fenomeno invasivo, la piattaforma di proprietà di Meta sta sviluppando sistemi di filtraggio anti-spam innovativi con limiti mensili che bloccano temporaneamente chi supera determinate soglie di invio.
Il meccanismo in fase di test terrà traccia di tutti i messaggi diretti a numeri non salvati in rubrica, escludendo dal conteggio quelli che ottengono una risposta. Avvicinandosi alla soglia massima consentita, apparirà una notifica di avvertimento per prevenire il superamento del limite. La società non ha ancora divulgato cifre precise sul numero di messaggi permessi, ma garantisce che gli utenti che utilizzano l’app normalmente non subiranno conseguenze. La misura mira principalmente a contrastare chi diffonde decine di contenuti pubblicitari o non richiesti.
Sperimentazione dei limiti già avviata
Secondo dichiarazioni rilasciate da Meta alla testata TechCrunch, i test relativi a questi limiti partiranno nelle settimane a venire in varie nazioni, comprese aree strategiche come il mercato indiano. Già durante il 2024, WhatsApp aveva avviato prove di restrizioni sui contenuti promozionali e sulle comunicazioni broadcast aziendali, introducendo la possibilità per gli utenti di rifiutare facilmente le newsletter commerciali. Le nuove disposizioni ampliano questa tutela includendo anche i messaggi privati diretti verso contatti non memorizzati.
Parallelamente alle restrizioni, WhatsApp raccomanda agli utenti di sfruttare le opzioni di privacy avanzate disponibili: verificare chi può visualizzare l’ultimo accesso e lo stato, regolare le autorizzazioni per l’inserimento nei gruppi e disattivare le anteprime dei collegamenti. Bloccare numeri dubbi e contrassegnarli come spam rimane una soluzione immediata ed efficace.
Difesa contro frodi e contenuti pericolosi
Lo spam rappresenta non solo un fastidio, ma costituisce anche una minaccia concreta. WhatsApp sottolinea che numerosi messaggi provengono da malintenzionati che mirano a sottrarre informazioni riservate, credenziali bancarie o a indurre clic su collegamenti fraudolenti. Tra gli indicatori di pericolo figurano errori ortografici evidenti, sollecitazioni di denaro, inviti a visitare siti dubbi o finti messaggi da parte di persone conosciute.
Grazie a queste iniziative, WhatsApp intende rendere le conversazioni più protette, diminuendo l’ansia e la confusione generate dai contenuti indesiderati. Nei prossimi mesi, l’esperienza degli utenti dovrebbe migliorare sensibilmente, garantendo maggiore spazio alle interazioni autentiche sia personali che lavorative, senza l’intrusione dello spam.