Il mistero che ancora oggi aleggia attorno a Stonehenge forse sta per essere sciolto grazie alle ricerche di un team internazionale di archeologi. Il gruppo di esperti guidati da Henry Chapman, dell'Università di Birmingham, ha di recente fatto una nuova scoperta: due grandi fosse che costituiscono un nuovo allineamento celeste dello Stonehenge Cursus, ossia la struttura neolitica che si trova a pochi passi dal monumento omonimo.
Quest'area è composta da due fossati lineari e paralleli. È lunga 2 Km e mezzo e larga 100 metri ed è orientata in linea est-ovest verso l'alba degli equinozi di primavera e d'autunno.
La sua funzione ha appassionato, e continua a coinvolgere, gli studi di molti archeologi. Molti sostengono potesse essere un luogo di culto del Sole. E questo sarebbe il motivo per cui molti scienziati hanno sempre sostenuto che il sito fosse stato costruito su basi di eventi astronomici.
È noto infatti che il Sole avesse un'importanza fondamentale nelle società agricole preistoriche, sebbene ancora oggi i riti ad esso collegati rimangono ancora ignoti.
Vince Gaffney, autore delle ricerche che hanno individuato le due fosse, crede che proprio questa scoperta aiuterà a comprendere quando e come alcuni rituali venivano celebrati: "Questa è la prima volta che vediamo qualcosa del genere a Stonehenge e ci fornisce una visione più accurata sui rituali all'interno del Cursus e nel più ampio paesaggio. Il perimetro del Cursus potrebbe aver definito benissimo un percorso per le processioni cerimoniali durante il giorno più lungo dell'anno". Dunque, sarebbere stato un luogo sacro ben prima di Stonehenge.
Inoltre, nella parte settentrionale del Cursus è stata scoperta un'altra buca che potrebbe essere stata un punto di ingresso per le processioni di celebrazione. Tali ritrovamenti suggerirebbero che il sito era già utilizzato come centro rituale prima che venissero posizionate le prime pietre del sito. La prima fase di Stonehenge risale a circa il 3000 a. C., il Cursus risalirebbe dal 3630 al 3375 a. C. "È possibile che queste processioni si spostassero dalla fossa orientale all'alba verso est lungo il Cursus, e poi forse proseguivano a ovest, raggiungendo la fossa occidentale al tramonto per celebrare il giorno più lungo l'anno. Gli osservatori della cerimonia si sarebbero posizionati alla Heel Stone, con la quale le due buche sono allineate", sostiene ancora Gaffney.
Le ricerche che coinvolgono il sito sono state avviate lo scorso anno nell'ambito dello 'Stonehenge Hidden Landscapes Project' e dureranno ancora due anni. L'operazione coinvolgerà un'area di 10 Km quadrati attorno al sito principale. Le indagini sonderanno fino a 2 metri di profondità poiché gli archeologi ipotizzano di trovare altre decine di pozzi e camere interrate. Questo progetto, dunque, si afferma come un quadro complementare per lo studio di uno dei siti più affascinanti che il mistero conosca.
Federica Vitale