Lavatrice manuale senza corrente: dimezza l’acqua e funziona ovunque

lavatrice senza elettricità

Lavare i vestiti senza collegare alcun cavo alla presa e consumando una quantità ridotta di acqua potrebbe sembrare un’utopia, eppure è una realtà tangibile. Si tratta di Divya, una lavatrice manuale portatile sviluppata dal Washing Machine Project, che sta conquistando l’interesse di chi abita in aree remote, affronta situazioni di crisi umanitaria o desidera semplicemente ridurre l’impatto ambientale.

Questo dispositivo si presenta con un obiettivo chiaro: ridurre del 50% il consumo d’acqua e tagliare del 75% i tempi necessari per il lavaggio manuale tradizionale. Un vantaggio significativo che, in numerose realtà, può rappresentare la differenza tra poter lavare regolarmente gli indumenti oppure no.

Il meccanismo di funzionamento

Il principio su cui si basa Divya è essenziale: un cilindro in acciaio inossidabile, una manovella azionata manualmente e nessuna dipendenza dalla rete elettrica. Non ha importanza se manca la corrente, se l’area è isolata o se ci si trova in un accampamento temporaneo: il sistema continua a operare. Viene spedita in componenti separati, seguendo la logica del montaggio autonomo: l’assemblaggio è intuitivo, simile a quello di un mobile componibile, e anche le riparazioni risultano accessibili perché non necessita di ricambi esclusivi o interventi specializzati. Pochi elementi, minori possibilità di rottura, nessuna necessità di assistenza complessa.

E per quanto riguarda l’acqua? Qui emerge il vero punto di forza: la progettazione ottimizza ogni movimento del tamburo, abbattendo il fabbisogno idrico della metà. Un risultato che, in un pianeta dove miliardi di individui non dispongono di accesso stabile all’acqua, assume un valore ben superiore a qualsiasi comodità. Divya nasce quindi per unire essenzialità, indipendenza e prestazioni, eliminando il superfluo: solo quello che occorre per igienizzare il bucato senza sprechi.

In che modo Divya può trasformare concretamente la quotidianità

Le sue caratteristiche distintive si fanno notare per l’utilità concreta:

  • Abbatte drasticamente il consumo idrico, perfetta per territori aridi o dove la bolletta incide pesantemente.
  • Permette di risparmiare tre quarti del tempo rispetto al lavaggio a mano.
  • Funziona senza corrente, quindi utilizzabile anche in località sprovviste di infrastrutture, durante il campeggio o in abitazioni minimaliste.
  • Si sposta agevolmente, grazie alla struttura leggera e compatta.
  • Può essere riparata in autonomia, senza spese extra.
  • È già impiegata in 13 nazioni, frequentemente in scenari umanitari.

Non intende sostituire le lavatrici domestiche tradizionali: è una soluzione pratica per chi non può accedere a un elettrodomestico convenzionale o vive in assenza di infrastrutture stabili. In molte realtà comunitarie, significa restituire ore preziose e dignità specialmente alle donne, che frequentemente sopportano il carico del lavaggio quotidiano.

Certamente, la capacità di carico è contenuta e serve comunque disporre di una fonte idrica. Tuttavia, nei borghi rurali, negli insediamenti per rifugiati o in località isolate, Divya costituisce un progresso tangibile.

Fonte: thewashingmachineproject