Hubble cattura immagini spettacolari di 3I/ATLAS mai viste prima

3I Atlas

Una straordinaria fotografia della cometa 3I/ATLAS è stata acquisita dal telescopio spaziale Hubble, rivelando particolari mai documentati in precedenza mentre questo visitatore interstellare prosegue il suo viaggio verso la distanza minima dal nostro mondo. L’immagine, realizzata il 30 novembre attraverso la Wide Field Camera 3, immortala l’oggetto cosmico a circa 286 milioni di chilometri dalla Terra, con le stelle che formano scie allungate sullo sfondo a causa del tracciamento del movimento cometario da parte del telescopio.

Un ritratto più definito dopo mesi di monitoraggio

Il celebre telescopio orbitante aveva già fotografato 3I/ATLAS poco dopo la sua identificazione avvenuta lo scorso luglio. In quel momento l’oggetto viaggiava al di là dell’orbita marziana, ma anche quella prima immagine dai toni azzurrini aveva consentito agli scienziati di calcolare le sue dimensioni, comprese tra 440 metri e 5,6 chilometri, classificandola probabilmente come il più grande corpo interstellare mai individuato.

L’ultima fotografia presenta la cometa in modo molto più ravvicinato e dettagliato. L’agenzia spaziale americana non ha ancora pubblicato valutazioni tecniche approfondite dei dati raccolti, tuttavia l’aspetto del nucleo e dell’alone circostante indica una struttura più chiara rispetto alle acquisizioni precedenti. Le stime attuali indicano che questo periodo rappresenta una delle migliori finestre osservative prima che 3I/ATLAS inizi il suo definitivo allontanamento dal nostro sistema planetario.

Il percorso della cometa è diventato particolarmente rilevante negli ultimi tempi. Ha toccato il perielio – il punto orbitale più prossimo alla nostra stella – il 30 ottobre 2025, transitando a circa 1,4 unità astronomiche, appena all’interno dell’orbita del pianeta rosso. Fino a settembre 2025 è rimasta osservabile anche dai telescopi terrestri, successivamente la sua rotta l’ha portata troppo vicino al Sole, impedendone la visione per alcune settimane. Ricomparirà all’inizio di dicembre 2025, quando emergerà dall’altra parte della stella, avvicinandosi simultaneamente al momento cruciale del suo transito: la minima separazione dalla Terra, prevista per il 19 dicembre 2025.

Nel corso di questi mesi anche altre missioni hanno fornito informazioni rilevanti. A settembre, la sonda PUNCH, mentre osservava la cometa 2025 R2 (SWAN), ha registrato un transito improvviso di 3I/ATLAS, un’apparizione rapida che ha arricchito ulteriormente la documentazione sui movimenti di questo viaggiatore cosmico.

Cosa rende 3I/ATLAS così interessante per la comunità scientifica?

Le rilevazioni confermano che la cometa 3I/ATLAS non rappresenta alcuna minaccia per il nostro pianeta. Anche durante il massimo avvicinamento manterrà distanze ampie e sicure. Ciò che invece cattura l’attenzione degli scienziati è la possibile attività dinamica dell’oggetto. Uno studio preliminare condotto da Josep Trigo-Rodríguez ipotizza la presenza di fenomeni simili al criovulcanismo: getti a spirale sembrano fuoriuscire dalla superficie, probabilmente innescati dal rilascio di materiale primordiale congelato al suo interno. Qualora venisse confermata, questa caratteristica la renderebbe simile agli oggetti ghiacciati delle zone più periferiche del sistema solare, evidenziando un comportamento articolato per un corpo proveniente da un altro sistema stellare.

Il ritorno alla visibilità di dicembre 2025 consentirà agli studiosi di confrontare accuratamente le immagini acquisite prima e dopo il perielio, una procedura essenziale per identificare eventuali variazioni nella luminosità, nella forma dell’alone e nella produzione di gas e particelle.

Fonte: NASA