Non servono strutture all’avanguardia o équipe di scienziati per dare vita a un’innovazione rivoluzionaria. A volte basta una cucina domestica, un pavimento che si bagna di condensa e lo sguardo attento di chi sa osservare. È proprio in questo contesto casalingo che Jia Mingxuan, appena quattordicenne, ha concepito un’intuizione destinata a far discutere esperti di tutto il pianeta. Un concetto elementare nella sua essenza, eppure talmente efficace da aggiudicarsi l’oro all’iENA 2025 di Norimberga, tra le rassegne più prestigiose al mondo nel campo delle scoperte tecnologiche.
Il ragazzo abita nella Mongolia interna, territorio arido dove il vento domina incontrastato e la mancanza d’acqua rappresenta una sfida quotidiana. Osservando gli alberi giovani combattere per restare in vita in un ambiente così impietoso, ha compreso che non si trattava di un problema astratto: era la sua regione a patire, il suo orizzonte a mutare. Da questa riflessione persistente è nato il suo congegno per contrastare l’aridità, realizzato senza fronzoli con tubi metallici e contenitori in plastica recuperata. Un meccanismo che utilizza lo scarto termico naturale tra la superficie terrestre e gli strati profondi per raccogliere l’umidità atmosferica e convertirla in risorsa idrica per le piante.

La visione di questo adolescente che alle prime luci dell’alba percorre trenta chilometri per verificare il funzionamento del suo prototipo sepolto a due metri di profondità racchiude qualcosa di toccante e pragmatico insieme. Non è la voglia di impressionare a muoverlo, ma la determinazione di chi è convinto di poter fare la differenza, anche solo in un’area limitata. Ogni mattina misurava l’umidità del terreno, registrava i dati, perfezionava i particolari, ottimizzava ogni componente possibile. E quel dispositivo artigianale di plastica e metallo, nato quasi fortuitamente, si è trasformato in un prezioso sostegno per gli alberi che lottano nelle regioni desertiche.
Jia Mingxuan, a 14-year-old student from #China's Inner Mongolia, has been awarded the gold medal in the youth group at the 77th International Invention Show in #Nuremberg for his "Automatic Watering Device for Trees in Arid Regions." #ChineseStory pic.twitter.com/nKixo0oNln
— Beijing Daily (@DailyBeijing) November 16, 2025
Una soluzione innovativa e sostenibile
Quando il lavoro è approdato a Norimberga, circondato da oltre cinquecento altre creazioni, non era certamente il più vistoso. Tuttavia, nella sua semplicità, racchiudeva una garanzia che oggi vale più di qualsiasi tecnologia sofisticata: consentire a un alberello di non soccombere alla sete. In un mondo che affronta crisi idriche crescenti, è un contributo che non necessita di enfasi retorica.
Ciò che colpisce maggiormente, oltre alla brillantezza dell’idea, è la naturalezza con cui tutto ha preso forma. Una stanza della casa, un adolescente, una goccia che si forma per condensazione. Lo sguardo di un giovane che, anziché rassegnarsi a vedere gli alberi perire, sceglie di tentare di proteggerli. Attualmente Jia Mingxuan collabora con un team di studiosi cinesi per affinare il suo apparato. Non ambisce a riconoscimenti o trofei: desidera che questa soluzione sia applicabile ovunque, facilmente replicabile e diventi uno strumento concreto nella battaglia contro l’avanzamento del deserto.

Se l’obiettivo verrà raggiunto, il merito andrà anche a quella cucina, a quel pavimento umido e a un ragazzo che ha avuto la capacità di notare ciò che tutti osservano, ma che raramente qualcuno comprende veramente.
Fonte: iENA
