Il satellite Sentinel-1 è stato lanciato nella serata di ieri a bordo di un razzo Soyuz dalla Guyana Francese. Il suo compito sarà quello di fornire immagini radar della Terra e degli oceani in qualsiasi condizione atmosferica.
Sentinel-1A, il primo della serie, è così partito dal Guiana Space Center. Il satellite fa parte del programma europeo Copernico che mira a dotare l'Ue di un accesso continuo, indipendente e affidabile ai dati di osservazione del pianeta. In precedenza, questa mansione era nota come monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES).
Ma la missione Esa di Sentinel-1A, e la sua denominazione parla chiaro, è destinata ad una vasta gamma di osservazioni ambientali, inclusa il controllo della superficie del mare, l'osservazione dello spessore dei ghiacci, le fuoriuscite di petrolio e le frane. È anche l'unico satellite europeo ad essere stato specificamente progettato per rispondere rapidamente alle catastrofi naturali, come inondazioni o terremoti, fornendo i dati a terra prima possibile.
Caratterizzato da uno strumento radar avanzato, sviluppato da Airbus Defence & Space, in grado di vedere la superficie della Terra sia di giorno che di notte e anche nelle giornate nuvolose, Sentinel-1A sarà attivo per dieci anni, sostituendo il satellite Envisat, in disuso da appena due anni.
Questa è la settima volta nella sua storia che il leggendario lanciatore russo parte dal Centro spaziale della Guiana. La separazione del satellite dallo stadio superiore del razzo è durata circa 23 minuti e 24 secondi dopo il decollo. Dopodiché il satellite verrà messo in orbita attorno alla Terra a circa 700 km di altezza. La sua orbita passerà attraverso i poli in ogni rivoluzione, permettendo al radar di eseguire la scansione del pianeta. Al momento del lancio, le “ali” di cui è provvisto erano piegate, sia per una loro protezione sia per essere introdotto nel lanciatore Soyuz. Una volta nello spazio, dunque, le ali solari e il radar verranno aperti contemporaneamente. Operazione, questa, che richiederà circa dieci ore.
Un futuro satellite affiancherà Sentinel-1A il prossimo anno. Il suo “gemello” sarà, infatti, Sentinel-1B, il quale sarà posto in orbita a 180 gradi rispetto a Sentinel-1A per migliorare gli intervalli di osservazione di uno stesso punto sulla superficie della Terra. Una volta operativa, la coppia di satelliti mapperà l'intero pianeta. E tutto indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, fornendo le osservazioni entro un'ora dall'acquisizione delle immagini. Altri satelliti della stessa “famiglia” saranno lanciati nei prossimi anni per completare la rete. In successione, partendo dal secondo, tali veicoli si dedicheranno al monitoraggio del territorio e della copertura vegetale, mentre Sentinel-3 raccoglierà dati sull'ambiente marino (l'altimetria, la temperatura, ecc.), fino a Sentinel-4 e Sentinel-5, dedicati specificamente alla meteorologia e alla climatologia, in particolare misurando la composizione dell'atmosfera.
Federica Vitale
Image Credit: Esa
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