Nasa: atterrata la misteriosa navicella X-37B

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È fitto il mistero sulla navicella spaziale X-37B della Nasa partita in gran segreto nel marzo del 2011 per una missione dai risvolti ignoti. La navetta è tornata lo scorso 16 giugno nella base di Vandenberg, in California.

L'esatta natura della missione dunque è segreta. I funzionari dell'Air Force non hanno detto nulla in merito alla natura del piano legato ad X-37B. Una storia che ha dei punti oscuri e che inizia oltre 10 anni fa, nel 1999 quando la Nasa diede avvio al programma per costruire il mini-shuttle. "Mantenerla in orbita ci offre addizionali opportunità di sperimentazione e ci consente di estrarre il massimo dalla missione", queste le parole del colonnello Tom McIntyre, direttore del programma.

Partito oltre un anno fa, il 5 marzo 2011, l’X-37B è rimasto in orbita per ben 468 giorni. Un record assoluto, volto a capire la resistenza della navicella nello spazio per un periodo di tempo così lungo.

Si tratta della seconda missione segreta di questo shuttle militare, la prima durata circa 220 giorni e conclusasi sempre in gran segreto nel 2010, e questa. Secondo il Ministero della Difesa americano si tratterebbe di testare alcune nuove tecnologie "Ulteriori informazioni verranno rilasciate non appena disponibili," ha detto a Space.com Austin Fallin, dell'Air Force.

L'X-37B è noto anche come Orbital Test Vehicle 2 (OTV-2) e assomiglia molto a una versione più piccola dei classici shuttle della Nasa, ma è completamente è alimentato da un pannello solare che gli permette di rimanere in orbita per diversi mesi.

La navicella spaziale è inoltre progettata per “autoguidarsi” con il pilota automatico sia per il lancio che per durante le fasi di rientro nell'atmosfera.

Ma la domanda senza risposta è una: per cosa è stato progettato? Cosa sta escogitando la Nasa?

Francesca Mancuso

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