Dopo l'incontro virtuale degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale con Papa Benedetto XVI, avvenuto lo scorso sabato, oggi è stata la volta del nostro Presidente della Repubblica. Alle 15.30, Giorgio Napolitano dal Quirinale, insieme al presidente dell'ASI, Enrico Saggese, e al capo dell'EAC, Centro Addestramento Astronauti Europeo, Michel Tognini, ha salutato i due italiani, prima volta nella storia della contemporanea presenza di due nostri connazionali in orbita.
L'emozione è stata palbabile, da entrambe le parti. Il presidente, col suo solito fare gioviale, ha salutato i due astronauti. Rivolgendosi dapprima a Dmitry Kondratyev e a Mark kelly, Napolitano ha detto: "Buongiorno comandante, piacere di sentirla. A che punto siete della vostra missione?".
Grande l'interesse da parte del Capo dello Stato per il lavoro degli uomini sull'Iss. Dopo i saluti con Kondratyev e con Kelly, Napolitano è rimasto 'solo' al cospetto di Paolo Nespoli, che stanotte stessa lascerà dopo 6 mesi la Stazione Spaziale, e di Roberto Vittori, cui lo scorso 7 gennaio il presidente ha consegnato la bandiera italiana da portare in orbita per celebrare il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia.
Dopo i saluti di rito, scambiati tra Nespoli e il Presidente, inizia un fervido scambio di domande. Comincia Nespoli col racconto della propria esperienza sull'Iss: "Ho passato quasi 6 mesi nello spazio, è stato un periodo estremamente intenso ed interessante, abbiamo fatto tante cose ed abbiamo portato i colori dell'Italia ancora una volta in alto. Ho visto il pianeta in un modo che è anche difficile da descrivere". Passa la parola al colonnello Roberto Vittori, giunto da qualche giorno sulla Stazione a bordo dello Shuttle Endeavour. "La cosa che mi piace poterle dire è che il nostro contributo e quello dell'Esa è stato fondamentale. L'ultima volta che avveo visto la stazione è stato nel 2005, durante la mia seconda missione. Da quella volta tante cose sono cambiate. La stazione è stata duplicata, i nuovi moduli sono quasi tutti passati attraverso l'industria italiana ed europea. Particolarmente bella è la cupola. Paolo ha avuto la possibilità di ammirare la Terra attraverso la cupola. Io l'ho fatto per la prima volta in questi giorni e oggi stesso ho avuto sorvolato per la prima volta l'Italia, dalle Alpi alla Sicilia. Il Nord Italia era completamente libero da nuvole, è stato bellissimo, una vista mozzafiato".
Ed ecco la risposta di Napolitano: "Considero un simbolo importante la bandiera italiana che il colonnello Vittori ha portato sulla Stazione e che in questo momento è ancora con voi". "Ricorderò per sempre quella emozione - risponde Vittori – del 7 gennaio a Modena per l'inaugurazione dei festeggiamenti dell'Unità d'Italia. Io venivo direttamente da Houston. La foto che ci immortala mentre Lei mi consegna la bandiera è certamente una di quelle a cui tengo di più. Col suo permesso, passo la bandiera all'amico Paolo Nespoli perché lui possa riportala a terra. In questo modo, la banidera italiana partendo da Modena è arrivata a Houston e a bordo dello shuttle è arrivata sulla Stazione Spaziale Internazionale e nelle mani di Paolo rientrerà a bordo della navicella Soyuz nel deserto del Kazakistan per poi tornare nelle sue mani".
I due colleghi-amici aprono la bandiera tra gli applausi del Presidente: "In questo mometo la bandiera sta sventolando molto in alto – dice Nespoli – ed è un simbolo di dove l'Italia e gli Italiani possono arrivare. Siamo tradizionalmente un paese di viaggiatori, di poeti e dobbiamo sicuramente far tesoro di queste cose e portarle avanti".
Con la promessa di incontrarsi di nuovo, sulla Terra, Napolitano porge il suo "Buon viaggio" a Paolo Nespoli che partirà per tornare a casa proprio stanotte. Il 2 giugno anche Vittori tornerà sulla Terra.
Lo spazio, oggi, è ancora più vicino, ed è anche grazie al nostro Paese.
Francesca Mancuso
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