Dal prossimo 8 aprile Windows XP va in pensione. Lo ha annunciato la Microsoft comunicando che non saranno più forniti aggiornamenti o patch per la sicurezza. Redmond chiude così uno dei capitoli più longevi della sua storia commerciale.
Windows XP è infatti stato il sistema operativo più longevo capace di dominare il mercato per una decina d’anni, tanto che nel 2012 (venne lanciato nell’ottobre 2001) risultava installato sul 40% dei computer di tutto il mondo.
L’addio comporterà ovviamente l'intero mondo informatizzato, privato e non. Uno dei principali effetti colpirà il sistema bancario, perché secondo quanto scrive la rivista americana Bloomberg Businessweek il 95% degli sportelli bancomat di tutto il mondo gira su piattaforma XP. Pertanto, andrebbero aggiornati a un nuovo sistema operativo.
Il rischio è che con il blocco delle consulenze Microsoft, Windows XP potrebbe diventare più vulnerabile e la sicurezza degli sportelli ATM potrebbe essere messa a dura prova dagli attacchi malware.
Soprattutto quella degli sportelli più vecchi (oggi, nel complesso, sono circa 3 milioni nel mondo), di un’età superiore ai vent’anni. Per aggiornarli bisognerà intervenire fisicamente con un'operazione diretta sull'hardware. Le macchine più recenti, invece, potranno essere aggiornate a Windows 7 da remoto.
La corsa delle banche a una soluzione a breve termine è già iniziata, anche se le stime più recenti riferiscono che solo il 15% degli sportelli ATM installati negli Usa sarà basato su Windows 7. Il restante 85%, dunque, è a rischio hacker.
L'abbandono di XP giunge a pochio giorni dalla notizia che la prossima versione del sistema operativo di Microsoft, Windows 9, è prevista entro aprile 2015. E, secondo indiscrezioni, il Windows "Threshold", come verrà chiamata l'inedita versione del nuovo OS, prevede una nutrita ondata di aggiornamenti.
Capablanca
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