Fare sesso con un robot? Una persona su 5 dice di sì. Diventa sempre più realtà, dunque, quello che già diversi film hanno voluto raccontarci, come Her ad esempio, o dell'insinuarsi prepotente dei robot nella vita quotidiana degli uomini.
Una nuova indagine ha scoperto, infatti, che nel Regno Unito almeno una persona su 5 sarebbe disposta a fare sesso con i robot, segnando così un enorme salto nel mondo del romanticismo digitalizzato. Oltre 2 mila persone sono state intervistate sul loro atteggiamento nei confronti degli androidi. Il 46 per cento dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi in sintonia con la tecnologia umanoide. Mentre un terzo degli intervistati ha espresso una sorta di pessimismo nei confronti degli automi, poiché potrebbero costituire una seria minaccia per l'umanità. E la stessa fetta di intervistati sostiene anche che i robot potrebbero presto sostituire l'uomo nei lavori chiave, compresi quello militare, dei poliziotti e degli insegnanti.
Il professor Martin Smith della Middlesex University che ha curato lo studio, ha riferito sulle pagine del Guardian che "mentre molti di noi si preoccupano riguardo il ruolo della tecnologia e delle macchine nella società moderna, i robot sono continuamente in fase di sviluppo proprio per i ruoli importanti che ci aiuteranno a proteggere e migliorare la nostra vita". Tutelare e migliorare è una cosa, ma sostituire una persona anche nella camera da letto potrebbe essere eccessivo per molti.
Che le “regole” del sesso possano drasticamente cambiare? Come potrebbe cambiare anche il modo in cui uomini e donne dovranno intrecciare relazioni in futuro. Qualche dubbio sorge. Il web impazza di social nei quali è possibile fare amicizia, stringere nuovi rapporti. E, probabilmente, ora anche garantire un vita sessuale con macchine appositamente sviluppate. "Sembra che abbiamo raggiunto la fase in cui le persone preferiscono avere rapporti sessuali con qualunque cosa sappia esattamente quello che sta facendo, di cui sappiamo esattamente come reagirà e quanto tempo ci vorrà", aggiunge Anna Hughes, un'insegnante che ha partecipato al sondaggio. “Ma questo cancella l'emozione dell'incertezza di stare con una persona e il rischio che qualcosa vada male”.
Questo tipo di rapporti sessuali potrebbero costituire un prezzo pesante da pagare, ovvero la dissoluzione di qualsiasi intimità. Gli intervistati ammettono di essere disposti a provare la sensazione che un/una Sexbot (come viene chiamato il robot del sesso) può dare. Una percentuale abbastanza alta (46 per cento) che denota quanta parte di pubblico sia disposta a lasciarsi andare in effusioni con i droidi.
Questa non è una tendenza in voga solo nel Regno Unito. Il sesso tra esseri umani, infatti, è in costante declino in numerosi paesi in tutto il mondo. In Giappone, ad esempio, quasi la metà delle donne di età tra i 16 e i 24 si definisce disinteressata al contatto sessuale. E questo, in parte, spiegherebbe il numero crescente di uomini che optano per i rapporti con amiche virtuali in assenza di quelle reali in carne e ossa.
Il professor Smith si è concentrato anche sulle potenzialità dei droidi senzienti, ossia consapevolmente programmati all'atto fisico. In altre parole, i bisogni più intimi, i sogni, i desideri e le fantasie, in un futuro prossimo, sarebbero soddisfatti dall'intelligenza artificiale. "I robot saranno in grado di visualizzare la maggior parte, se non tutti, dei segni e dei comportamenti dell'intelligenza emotiva. I robot non hanno sentimenti, ma come attori saranno in grado di mostrare l'intelligenza emotiva".
Questi progressi tecnologici saranno effettivi già nei prossimi decenni. Insomma, il sesso con “surrogati robotici” in situazioni che richiedono il calore di un'altra persona, sia fisicamente che emotivamente, è un aspetto che dovremmo considerare. Come “moda” del futuro, come conseguenza di quello che oggi l'uomo esige. E l'etica?
Federica Vitale
Image Credit: thedailybeast
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