Un'applicazione per i contenuti pornografici sui Google Glass, gli occhialini del futuro per la realtà aumentata progettati da Mountain View che sbarcheranno sul mercato nei primi mesi del 2014: l'ha sviluppata MiKandi, il noto fornitore di contenuti per solo adulti dedicati ai dispositivi basati sul sistema operativo Android.
Perchè i Google Glass, in effetti, sembrano tagliati su misura proprio per l'auto-erotismo: sono infatti in grado di scattare fotografie e catturare video lasciando libere le mani, in perfetta sintonia con le cosiddette riprese Pov di consueto utilizzate nei film a luci rosse.
Una mossa, quella annunciata da MiKandi, che ha già entusiasmato gran parte degli utenti del popolare motore di ricerca, il quale a sua volta ha però spento gli entusiasmi decidendo di cambiare le linee guida di sviluppo del software e vietando così la pubblicazione di contenuti sessualmente espliciti nei suoi Glass.
La dicitura di Big G è stata esplicita: “Non permettiamo contenuti per i Glass che contengono nudo, atti sessuali grafici o materiale sessualmente esplicito. Google ha una politica di tolleranza zero contro la pornografia infantile. Se veniamo a conoscenza di materiale pedo-pornografico, lo comunicheremo alle autorità competenti e cancelleremo i Google Account di coloro che sono coinvolti nella distribuzione”.
Sul suo blog ufficiale, la compagnia di Seattle ha replicato a tono, precisando di non essere stata informata di “eventuali modifiche” apportate da Google. “Abbiamo anche doppiamente controllato le nostre email per vedere se i cambiamenti alle policy sono stati annunciati, ma non abbiamo trovato alcun messaggio”, spiega il fornitore.
Non è la prima volta che MiKandi cade in una controversia commerciale. Già nel 2011 Apple gli chiese formalmente di smettere di chiamare il proprio servizio “adult app store”. La violazione, allora, secondo Cupertino era l'uso del medesimo termine del negozio virtuale con la mela morsicata. Resta solo da capire se Mountain View, ora, intraprenderà una strada analoga a quella del suo competitor.
Augusto Rubei
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