Quante volte abbiamo sentito vibrare il nostro smartphone, scoprendo poi che era stata solo un'impressione? Una sensazione comune a molti e che ha un nome ben preciso: è la sindrome da vibrazione fantasma e colpisce 9 persone su 10.
A studiarla è stato un studio condotto dal dottor Robert Rosenberger del Georgia Institute of Technology, secondo cui si tratta di una sorta di allucinazione causata dall'abitudine.
Lo studio ha esaminato la diffusione del fenomeno che si riferisce a quando gli utenti percepiscono la vibrazione del dispositivo, che indica l'arrivo di una chiamata o di un messaggio, quando in realtà il telefono non vibra affatto.
La stragrande maggioranza degli utenti sperimenta questo fenomeno, e la sempre più ampia diffusione degli smartphone non più che farlo diffondere.
Secondo Rosenberg, l'allucinazione potrebbe essere una sorta di abitudine del corpo, un po' come quando si indossano un paio di occhiali. Se siamo abituati a portarli diventano una parte di noi e possiamo anche dimenticare di indossarli. Quante volte è capitato di cercarli pur avendoli sul naso?
Con lo smartphone in tasca accade più o meno la stessa cosa, come ha spiegato il dott. Rosenberger.
“Attraverso l'abitudine del corpo, il telefono si trasforma in realtà in una parte di noi e diventiamo addestrati a percepire le vibrazioni. Così, a causa di quest'abitudine, diventa davvero facile avere percezioni errate e altre sensazioni simili”.
Non vi è alcun motivo di preoccuparci, assicura lo scienziato, ma se la cosa ci disturba possiamo sempre provare a ridurne l'effetto. Per Rosenberg basterebbe spostare il telefono da una tasca all'altra.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Computers in Human.
Francesca Mancuso
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