Sbarcherà mercoledì 4 settembre con un doppio evento a New York e all'IFA di Berlino, la più importante fiera dell'elettronica in Europa, ma in rete già sono cominciate a circolare le prime immagini che ritraggono in funzione lo smartwatch Samsung Galaxy Gear, la prima vera pietra miliare nella trasformazione dello smartphone in un oggetto da polso.
Ed Apple e Google, intanto, restano a guardare. Dagli scatti si attesta immediatamente la presenza dell'NFC, acronimo di Near Field Communication, ovvero la tecnologia che permette di accoppiare tra loro due dispositivi senza fili semplicemente accostandoli. L'accoppiamento, in questo caso, avverrebbe con uno smartphone.
Tra le schede, inoltre, è possibile vedere la misteriosa Find my watch, mentre My Apps e Samsung Apps lasciano pensare che il device sarà in grado di scaricare e far girare applicazioni proprie.
Fonti vicine all'azienda, inoltre, rivelano che quasi certamente l'orologio avrà un monitor Oled multitouch da 2,5 pollici. La risoluzione resta un dettaglio ancora sconosciuto, ma la certezza è che il Galaxy Gear ospiterà anche dei sensori per il self-tracking che permettono di monitorare le nostre attività quotidiane e le performance sportive.
Non è ancora chiaro tuttavia se il dispositivo sarà compatibile con tutti i device Android. Ciò che è certo, perlomeno al momento, è l'assenza del Google Play Store dalle immagini. Perlomeno perché è possibile che Samsung non abbia voluto far pubblicità a un suo competitor, ma permetterà comunque un collegamento, probabilmente dietro alla scheda My Apps.
Ultimo quesito, infine, riguarda la durata della batteria e il consumo dell'orologio. Se il bluetooth e il monitor dovessero infatti bruciare in breve tempo la batteria, Samsung rischierebbe una debacle mostruosa. Ricaricare ogni giorno uno smartphone è comprensibile. Ricaricare ogni giorno il proprio orologio, invece, sarebbe inaccettabile.
Augusto Rubei
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