Materiali del futuro. Se finora il grafene è stato considerato il principale candidato, un nuovo materiale recentemente inventato potrebbe sostiuirlo. È il silicene, frutto della collaborazione tra il team di ricerca di Patrick Vogt della Technische Universität Berlin, in Germania, e quello di Paola De Padova dell’Istituto di Struttura della Materia del Cnr di Roma.
Per la prima volta, il silicio è stato trasformato in un foglio dello spessore di un atomo. Il nuovo materiale ottenuto ha molte proprietà elettroniche affini a quelle del grafene, ma dovrebbe essere più compatibile con i dispositivi elettronici a base di silicio.
Da tempo si lavora sul materiale, ma il primo risultato concreto è quello raggiunto da Vogt e dai colleghi dell'Università di Aix-Marseille in Francia, che hanno dato vita al silicene dalla condensazione del vapore di silicio su un piatto d'argento, formando un singolo strato di atomi.
Ne hanno poi misurato le proprietà ottiche, chimiche ed elettroniche, confrontanto i dati con quelli previsti dagli studi teorici effettuati in precedenza sul silicene.
E i risultati sono stati sorprendenti. Il silicene infatti può addirittura superare il famoso grafene per le sue dimensioni e il costo ridotti perché può essere integrato facilmente nelle linee di produzione dei chip di silicio.
Michel Houssa dell'Università Cattolica di Lovanio (KUL) in Belgio, non coinvolto nel lavoro, ha commentato: "A mio parere, questa è la prima prova convincente che il silicene possa essere assemblato sull'argento."
Lo studio è stato pubblicato su Physical Review Letters.
Francesca Mancuso