Lo specchio magico che porta l’informazione nel bagno di casa

Magic_Mirror

Se esiste un posto ancora inviolato in fatto di messaggi pubblicitari o informativi, è sicuramente il bagno di casa. Laddove infatti ogni angolo del salotto, della camera o della cucina sono invasi da spot e titoli di ogni genere , il bagno rimane la sola oasi felice risparmiata da tutto questo bombardamento.

O perlomeno, lo era fino a quando la New York Times Co. non ha realizzato il potenziale di questo vuoto pubblicitario: sembra infatti che la nota compagnia abbia deciso di sfruttarlo per veicolare le proprie informazioni, trasformando un angolo di quiete in un nuovo contenitore pubblicitario.

Come? Attraverso lo specchio, simbolo per eccellenza delle attività rituali del mattino: davanti allo specchio infatti ci pettiniamo, ci laviamo i denti, ci trucchiamo.

E allora perché non sfruttare questi momenti per leggere i titoli dei quotidiani, per esempio? O per comunicare con parenti, amici e colleghi?

È a partire da queste considerazioni che nasce Magic Mirror uno specchio da bagno dotato di sensori di movimento in stile Microsoft Kinect: passandoci davanti, infatti, riesce a rilevare la presenza e la posizione della persona, ed eventualmente in futuro sarà anche in grado di effettuare riconoscimenti facciali in modo da adattarsi alle esigenze e preferenze di chi è posto di fronte.

Al momento sembra esistano due proposte per lo ‘specchio magico’: la prima ha a che vedere con la somministrazione di informazioni, la seconda è più orientata alla persona in quanto consumatore, e perciò pensata per propinare prodotti come nuovi abiti e accessori da provare comodamente mentre ci si sciacqua il viso o le mani.

L’idea nasce nei laboratori Nieman, d proprietà della New York Times Co., cui fanno capo fra le altre anche le pubblicazioni di Grey Lady e About.com: è quindi piuttosto intuitivo immaginare che i contenuti per Magic Mirror non mancheranno, ma soprattutto occuperanno uno spazio esclusivo in cui il fruitore trascorre anche e soprattutto le ore della giornata in cui è probabilmente più recettivo e predisposto alla memorizzazione.

Annalisa Di Branco

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