
Il sangue artificiale è realtà. Anche se può sembrare roba da fantascienza gotica - uomini in camice bianco al lavoro nelle fabbriche per produrre sangue, ossa e organi - la produzione di sangue su scala industriale è più vicina e sarà realizzata quando la sperimentazione sul sangue artificiale a base di cellule staminali umane verrà testato nei pazienti per la prima volta.

E se fosse possibile utilizzare un software per "progettare" il vostro bambino ideale utilizzando solo un campione di DNA di ogni genitore? Quali sarebbero le vostre preferenze riguardo sia il colore degli occhi che quello dei capelli o della pelle? E che dire delle malattie genetiche ereditarie? Tale livello di coinvolgimento genitoriale nel pre-concepimento è ora ipoteticamente possibile grazie ad una nuova tecnologia chiamata Matchright, ideata da Genepeeks.

Braccialetti o cinture che tracciano i nostri parametri vitali potrebbero essere un ricordo del passato. Gli ingegneri della University of Illinois di Urbana-Champaign e della Northwestern University hanno prodotto un dispositivo di monitoraggio sanitario simile ad un cerotto. Una sorta di seconda pelle artificiale, che aderisce perfettamente alla pelle “naturale” e che invia i nostri dati in modalità wireless a smartphone e computer.

Mini Winnie è il nome del primo cane della Gran Bretagna nato da una clonazione. E Rebecca Smith è il nome della sua proprietaria 29ennne, che non ha fatto nient'altro che vincere un bizzarro concorso della società coreana Sooam Biotech da 60mila sterline (circa 72mila euro), che metteva in palio proprio la clonazione del proprio animale domestico.

Smartphone scarico? Sarà solo un ricordo, promette StoreDot, una start-up israeliana dell'Università di Tel Aviv che ha in cantiere un sistema in grado di ricaricare i cellulari in soli 30 secondi.

Servirà ad attutire il dolore cronico, nei pazienti che non rispondono più ad alcun farmaco e ad altre terapie. È il nuovo microchip iniettabile, impiantato in Italia, presso l'ospedale Santa Chiara di Pisa.

Sottile come un tatuaggio, potrà in futuro memorizzare e trasmettere i dati fisici di una persona, ricevere informazioni diagnostiche e rilasciare i farmaci sotto pelle in base alle necessità. È la nuova pelle elettronica creata dai ricercatori dell'Università del Texas di Austin, il primo dispositivo indossabile in grado di memorizzare le informazioni e di rilasciare i farmaci.

I genetisti ne sono sicuri: sostengono di aver riprodotto il primo cromosoma sintetico di lievito. Una prodezza che potrebbe aprire la strada alla biofabbricazione per lo sviluppo di combustibili e prodotti farmaceutici.