
Nel mondo, ci sono alcune persone che, lungi dal lamentarsi dei problemi che devono affrontare ogni giorno, sorprendono per la loro capacità di migliorare e dimostrare l'intelligenza nel superarli. E, oggi, vi vogliamo parlare di Aidan Robinson, un bambino di nove anni nato con una malformazione al braccio sinistro. La fantasia da bambino, però, gli è valsa la possibilità di creare una mano interamente costruita di Lego per sopperire alla sua menomazione.

È attesa per l'anno prossimo l'introduzione di un piccolo dispositivo che, grazie ad impulsi elettrici, sarà in grado di modificare il proprio stato d'animo con la semplice pressione di un tasto sullo smartphone. Il dispositivo, che prende il nome della startup Thync, attualmente è composto da una serie di elettrodi collegati ad un telefono.

Keahi Seymour aveva un sogno. Costruire scarpe con cui le persone sarebbero state in grado, un giorno, di correre più velocemente degli animali. Ha voluto provarci con le sue Bionic Boots.

Smartphone, tablet e cloud. Tecnologie al servizio dei bambini affetti di diabete. Si chiama iMovi il nuovo kit 'Plug&Play' preconfigurato che permetterà ai genitori di monitorare a distanza la glicemia dei piccoli attraverso un piccolo sensore.

In futuro saremo in grado di comprendere meglio lo sviluppo embrionale negli organismi complessi, compreso l'uomo, e sarà grazie a uno studio condotto a Cambridge per il quale è stato ricostruito il primo stadio dello sviluppo di un mammifero usando cellule staminali embrionali.

Scoprire il cancro potrebbe essere facile come prendere una pillola. Lo conferma Andrew Conrad, capo del team “Life Sciences” del laboratorio di ricerca Google X, nel corso della Digital Live Conference del Wall Street Journal.

Una penna in 3D per la ricostruzione delle ossa danneggiate. È il nuovo strumento ideato dai ricercatori della University of Wollongong, nel New Galles, in grado di rigenerare le cellule ossee.

Ritornare a vedere. I miracoli in questo caso non c'entrano. Fran Fulton, originaria di Filadelfia, è riuscita a vedere di nuovo grazie ad una speciale tecnologia chiamata Argus II, una sorta di occhio bionico che bypassa il suo problema.