
Due mini polmoni artificiali, creati con un duplice scopo, simulare la respirazione e studiare l'inquinamento. Il primo, messo a punto dagli studiosi della Yale University e pubblicato sulla rivista Science Express, ha ricreato una sorta di polmone a partire da quello di un ratto. La seconda ricerca, anch'essa pubblicata su Science, è stata realizzata dal Wyss Institute, insieme all'Harvard Medical School e al Children’s Hospital di Boston. In questo caso, è stato creato un dispositivo delle dimensioni di una gomma da cancellare in grado di 'respirare' come un polmone umano, e che utilizza cellule polmonari ed endoteliali umane.

"Una strategia mirata a rafforzare la competitività italiana, così come è stato fatto dagli altri paesi europei". l'appello lanciato da Assobiotec alle istituzioni, a margine dell' 'Assobiotec Award 2010', durante il quale è stato eletto Alessandro Sidoli nuovo presidente dell'associazione per il triennio 2010-2012.

È stato installato in questi giorni Polonia il primo sportello bancomat biometrico, che funziona leggendo le impronte digitali invece della carta magnetica.

Ritornare in vita dopo la morte? Non è possibile, ma la scienza e le nanotecnologie possono avvicinarsi a farlo, grazie ad una particolare forma di congelamento simile all'ibernazione.

Quando si parla di clonazione umana, bisogna distinguere fra quella finalizzata alla riproduzione di un individuo, e quella che mira ad ottenere cellule staminali embrionali da utilizzare nella ricerca o nelle terapie. Il metodo è sostanzialmente lo stesso, ma lo scopo e le implicazioni etiche sono profondamente differenti.
Il mondo scientifico, comunque, consapevole delle problematiche etiche e morali che questi esperimenti comportano, ha trovato nuove strade per reperire le cellule staminali. Per adesso ci sono tre alternative: prelevarle dal midollo osseo degli adulti, dal sangue placentare, o attraverso il ringiovanimento di cellule adulte.

Il Biotechnology Journal rivela che, presso la University of Natural Resources and Applied Life Science di Vienna, un team di ricercatori ha sviluppato una nuova tecnica per produrre i vaccini dell’l’influenza A H1N1, basandosi su cellule di insetto. Questo nuovo procedimento è molto più veloce di quello tradizionale che utilizza le uova. La lotta alle pandemie, quindi, avrà un’arma in più: la velocità.
Come ha spiegato Florian Krammer, coautore della ricerca, i vaccini prodotti con uova embrionate di pollo, sono sufficienti per combattere i ceppi di influenza stagionale. Ma, a causa della limitata offerta di uova, potrebbero non riuscire a contrastare pandemie dalla velocissima diffusione.

Una decisione rivoluzionaria quanto discutibile è stata recentemente adottata in Cina. La disposizione sotto i riflettori è, in quest’occasione, l’apertura alla vendita del riso geneticamente modificato: il Paese della Grande Muraglia diventa infatti il primo a consentire, sul proprio territorio, la coltivazione per fini commerciali di diverse varietà del cosiddetto Green Super Rice.
L'autorizzazione concessa prevede che la vendita possa essere messa in atto entro i prossimi due anni, non appena sarà ottenuto un tipo di riso che possa crescere in terreni solitamente improduttivi, che resista alla siccità ed agli attacchi di insetti e parassiti, e che produca chicchi dall’alto valore nutrizionale.