Potremo fare presto degli update sul nostro cervello, utilizzando la ‘stimolazione magnetica transcranica’. Un po’ come sul nostro computer, quando scarichiamo e installiamo aggiornamenti per far sì che la macchina sia sempre in grado di imparare cose nuove. Così, entro dieci anni, potremmo aggiornare la macchina meravigliosa che è nel nostro cranio. Che il pc, da quando è nato, cerca di sfidare.
Lo strumento, sviluppato a livello amatoriale nel 2012 da Brent Williams, direttore del centro sulle tecnologie dell'apprendimento presso la Kennesaw State University (Georgia, Usa), attualmente costa circa 15 euro, ed è composto da un resistore variabile, un regolatore di corrente, un circuito e una batteria da 9 volt.
Con questi componenti Williams ha costruito un circuito che, mediante un coccodrillo, è stato collegato a due spugne da cucina imbevute di soluzione fisiologica, e legato alla testa con una fascia. L’inventore ha poi posizionato una delle due appena sopra il sopracciglio destro e l’altra in alto sul lato sinistro della fronte. Sistemata la batteria, Willams ha potuto quindi inviare al cervello la corrente, regolabile attraverso una manopola.
Risultato: dopo qualche seduta ha riferito di aver migliorato notevolmente la sua vita, il lavoro e le relazioni sociali. Sono passati quasi due anni da quando Williams ha messo insieme il primo dispositivo, e da allora stimola il suo cervello 2-3 volte a settimana, spesso per circa 25 minuti la sera, leggendo sul divano, o mentre svolge le normali faccende di casa.
Secondo l’inventore avviene un vero e proprio aggiornamento come di un pc, dove la memoria Ram è rappresentata dalle spugnette e l’update avviene attraverso la stimolazione. Dopo il primo esperimento sono stati costruiti stimolatori cerebrali per la moglie e per diversi amici e conoscenti, molti dei quali hanno confermato i presunti effetti benefici.
Ma se in futuro sarà normale aggiornare il cervello, dovrà essere anche possibile avere il diritto di rifiutarsi. Per questo è nata la ‘Magna Cortica’, teorizzata da Jamais Cascio, collaboratore dell’Institute for the Future (California, Usa), che pubblica ogni anno un documento di analisi sull’evoluzione delle nuove tecnologie e il loro impatto sulla vita sociale.
Magna Cortica v0.1 https://t.co/xY4ixnrMrI #10YF2014 @iftf
— Jamais Cascio (@cascio) 3 Maggio 2014
Il documento si compone di cinque diritti fondamentali: il diritto della conoscenza di sé, di auto-modifica, di rifiuto della modifica, del rifiuto o accettazione della modifica dei propri figli e quello di sapere chi è stato modificato. Un sorta di “codice di comportamento” sul trattamento riservato al cervello, volto a lasciare all'essere umano il libero arbitrio su se stesso.
D’altronde non siamo nemmeno obbligati ad aggiornare il nostro pc.
Roberta De Carolis
Foto: Wired
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