Mini Winnie è il nome del primo cane della Gran Bretagna nato da una clonazione. E Rebecca Smith è il nome della sua proprietaria 29ennne, che non ha fatto nient'altro che vincere un bizzarro concorso della società coreana Sooam Biotech da 60mila sterline (circa 72mila euro), che metteva in palio proprio la clonazione del proprio animale domestico.
Dal bassotto di dodici anni, Winnie, è così uscita fuori la versione "Mini", concepita in provetta dal Dna del donatore. Gli scienziati di Seul, in effetti, hanno prelevato del tessuto del bassotto Winnie, ne hanno impiantato il Dna nell'ovulo di un donatore, poi l'embrione è stato trasferito a sua volta in una madre surrogato. La tecnica è la stessa sperimentata per la prima volta nel 1996 dai ricercatori scozzesi del Roslin Institute di Edimburgo, che clonarono il primo animale al mondo, la celeberrima pecora Dolly.
Mini Winnie, a detta di Rebecca, sarebbe identica al suo bassotto, ma gli esperti avvisano che un animale clonato ha buone probabilità di avere una personalità e un carattere diversi rispetto all'esemplare originale.
Per ora, l'azienda coreana ha già creato circa 500 cani clonati e ora sta cercando di espandere il proprio business in tutto il mondo, mentre in base alle leggi inglesi sulla quarantena, il cucciolo-fotocopia dovrà rimanere in Corea del Sud per sei mesi.
Una vera e propria catena di montaggio, quella del processo di clonazione, che ha, tra l'altro, un elevatissimo indice di insuccesso. Secondo uno studio - basato su dati INFIGEN, una delle multinazionali clonatrici, e su studi di Atsuo Ogura del National Institute of Infectious Diseases di Tokyo - il 75% degli embrioni animali clonati muore entro i primi 2 mesi di gravidanza e, in ogni caso, il 25% nasce morto o con deformità incompatibili con la vita.
Da 100 cellule di partenza, in media una soltanto diventerà un animale "adulto e sano". Quelli che alla nascita sono malformati vengono soppressi oppure sottoposti ad eutanasia dopo aver sofferto per una malattia (patologie cardiache e polmonari, reni deformi, blocchi intestinali).
L'esperienza di Rebecca verrà bellamente raccontata in un documentario di Channel 4, intitolato "The £60,000 Puppy: Cloning Man's Best Friend". Intanto, chiediamoci se davvero valga la pena trattare e condannare in questo modo gli animali...
Germana Carillo
Foto: bbc.co.uk
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