Scoprire attraverso la tecnologia i misteri racchiusi nella Monna Lisa di Leonardo. Tra le capacità più preziose nella ricerca scientifica e non solo, possiamo individuare quella di intravedere relazioni e analogie tra diverse aree del sapere. Sempre più, tale capacità si rivela determinante, per svelare i misteri dell'arte.
Così, grazie ad una nuova tecnica di diagnosi, detta spettroscopia light, di solito utilizzata per identificare eventuali problemi di circolazione, è stato possibile andare a fondo della Gioconda. Oltre all’utilità intrinseca dello strumento, dunque, colpiscono il metodo d’indagine e il percorso di ricerca che conducono al risultato.
Un lampante esempio dell’utilizzo proprio di tale approccio viene fornito dalla ricerca guidata da David Maresca, ricercatore dell’università di Rotterdam, i cui risultati verranno presentati il 10 febbraio ad Amsterdam, in occasione di un importante conferenza in ambito medico.
Come si legge in una nota sul sito dell'Università "questi sono punti in cui il grasso è coperto da una sottile membrana. In caso di rottura della membrana, il grasso viene rilasciato e può, ad esempio, causare un attacco di cuore". E le luci particolari della spettroscopia light, sono in grado di individuare tali punti.
Secondo Maresca tale tecnica può rivelarsi efficace nell'arte: è la stessa tecnica tramite cui è stato possibile capire quale genere di pittura sia stata usata per la realizzazione della Monna Lisa, il capolavoro di Leonardo da Vinci. Arte e scienza, un sorriso enigmatico e la possibilità di offrire un servizio di maggior qualità ai pazienti. Connessioni inaspettate, gradite e importanti: da non dimenticare.
Damiano Verda