
I ricordi potrebbero essere ereditati e tramandati dai nonni ai nipoti. Lo afferma uno psichiatra e neurobiologo che ha pubblicato uno studio controverso nel quale rivela, appunto, come i ricordi possano essere trasmessi da padre a figlio e fino ai nipoti.

Delle differenze tra il cervello maschile e quello femminile si è parlato ampiamente. Tuttavia, sempre nuovi studi ne evidenziano analogie o, al contrario, modalità diverse di funzionamento. Il nuovo, più recente studio dell'Università della Pennsylvania, ad esempio, ha evidenziato come il cervello di un uomo presenti connessioni neurali diverse da quelle della donna.

Il matrimonio è una tappa fondamentale della vita. Ogni coppia innamorata prima o poi decide di sposarsi e di organizzare una giornata indimenticabile per sé e per i propri invitati. C’è chi sceglie il rito civile e chi quello religioso, l’unica costante il viaggio di nozze.

L'ansia è la migliore amica delle donne. È innegabile, infatti, come questa emozione, a volte anche decisamente debilitante, colpisca maggiormente la popolazione femminile rispetto a quella maschile.

Se vi state chiedendo dove nascono le decisioni o perché avete difficoltà a prenderne, sappiate che la colpa, se così si può definirla, è localizzata in una piccola area del cervello.

Il condom del futuro? Sarà in grafene. La Gates Foundation, la fondazione benefica di Bill Gates, ha donato 100 mila dollari all'Università di Manchester per sviluppare preservativi di nuova generazione.

Gli stili emozionali si possono misurare: è possibile infatti "calcolare" le emozioni sulla base dei sei principali stili emozionali del cervello individuati da Richard Davidson, professore di psicologia e psichiatria alla University of Wisconsin-Madison e autore, insieme con Sharon Begley, del libro "La vita emotiva del cervello".

Italiani e tecnologia: chi sono i veri sostenitori della vita hi-tech? Le donne ultraquarantenni. Per loro, accanite utilizzatrici di smartphone e dispositivi vari, bisognerebbe usare più tecnologia nella vita di tutti i giorni. A dispetto dei cosiddetti "nativi digitali", ossia i giovani tra i 18 e i 24 anni, che invece sostengono che la tecnologia renda "meno umani".