Come fare a capire se è l'amore della nostra vita? Quello che durerà “finchè morte non ci separi”? L'esistenza dell'amore e delle sue forme, nonché della sua natura, ha turbato i filosofi per secoli. Ma oggi alcuni scienziati ritengono di avere la "chiara evidenza empirica" di come questo sentimento sia reale, genuino e, soprattutto, se il rapporto si concluderà con un divorzio.
Nel far ciò, sono due le domande cui si dovrebbe (riuscire a) rispondere. La prima è già emblematica di per sé: “Se non foste sposati, sareste felici allo stesso modo di come lo siete da coniugi?”. Mentre la seconda dovrebbe testare l'affinità, per così dire, elettiva che si ha con il proprio partner. “Come pensi che il tuo partner abbia risposto a questa domanda?”.
La strategia per capire se il partner è quello giusto giunge dalla University of Virginia e si deve a due economisti, Leora Friedberg e Steven Stern. I due hanno rivolto queste domande a 4.242 coppie ben due volte, a sei anni di distanza. La recente analisi dei dati ha rilevato che quanti rispondevano di non ritenere di stare peggio se fossero stati single, avevano le chance più alte di fallire nel proprio matrimonio. Solo il 40,9 per cento dei partecipanti ha risposto con precisione alla domanda successiva, ovvero quella relativa al modo in cui avrebbe risposto l'altro coniuge riguardo il loro rapporto. Una discordanza, a volte, alla radice di molti problemi di relazione.
Secondo la “teoria della contrattazione”, mal interpretare i sentimenti e le emozioni del coniuge può portare ad una rottura, anche involontaria. "Se ritengo che mia moglie sia molto felice da sposata", spiega il professor Stern, "potrei spingerla a fare più lavori o contribuire con una porzione maggiore al reddito familiare”. Al contrario, se la/il partner non ne è entusiasta, questi può interpretare tali richieste come l'ultima goccia prima di constatare che il divorzio sarebbe la scelta migliore.
Se questo è lo scenario, sulla base di un'errata percezione della felicità del partner, la relazione si tradurrà in un divorzio che, altrimenti, non si sarebbe verificato. Per questo i due economisti hanno sottolineato l'importanza di interpretare bene gli umori all'interno di un rapporto. "L'idea di amore che si ottiene grazie a questa ricerca è che la felicità dal coniuge si ottiene in modo molto semplice”. E, assicurano gli esperti, in un modo abbastanza ovvio che, spesso, non dovrebbe essere richiesto. "Per esempio, si potrebbe accettare di fare più faccende a casa, cosa che riduce la mia felicità personale, ma per compensazione si aumenta quella del partner".
Quando l'amore è questione di economia!
Federica Vitale
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