L'uomo su Marte sembra non essere più un miraggio. L'organizzazione olandese Mars One spera di riuscire a stabilire una colonia umana sul pianeta rosso nel 2030. Ma i ricercatori della Mars Foundation, un'altra organizzazione che mira a stabilire la presenza umana su Marte, hanno prospettato la speranza che la stampa 3D possa costituire un valido aiuto nell'intento e rendere questa missione effettivamente realizzabile.
Finora, più di 150 mila persone da tutto il mondo hanno aderito all'iniziativa del “biglietto di sola andata”, nonostante i rischi evidenti. Sebbene i coloni giungeranno in blocco sul pianeta, essi saranno chiamati ad affrontare numerose sfide, tra le quali l'approvvigionamento di cibo e la ricerca di un riparo.
È stato dunque teorizzato che le stampanti 3D potrebbero aiutare i coloni a progettare gli strumenti necessari per creare case e serre, oltre ad una serie infinita di altre suppellettili utili alla sopravvivenza. Dopotutto, è notizia di pochi giorni fa del progetto della Nasa di inviare la stampante sulla ISS, in modo tale da fornire agli astronauti della stazione orbitante un valido dispositivo per la creazione di strumenti necessari o per la riparazione di altri.
Secondo Bruce Mackenzie, fondatore della Mars Foundation, le materie prime necessarie per creare artificialmente si trovano già sul pianeta rosso e ciò aprirebbe le porte alla costruzione a basso costo. La produzione di diversi tipi di plastica potrebbero servire a vari scopi, come la fabbricazione di tubi per l'irrigazione da serra o di ingranaggi di stampa per un'altra stampante 3D.
Ma se da una parte la stampante 3D non potrebbe essere in grado di realizzare grandi oggetti, potrebbe al contrario produrre gli strumenti essenziali per creare oggetti in fibra di vetro e cemento di sabbia marziana. "La chiave per vivere su Marte è quella di utilizzare le materie prime che vi sono già presenti”, ha affermato Mackenzie nel corso del 2013 World Maker Faire.
Tuttavia, sempre a detta di Bruce MacKenzie, la stampa 3D non può costituire il solo metodo per creare gli strumenti necessari all'uomo. Occorrerebbero, infatti, altri dispositivi per il taglio dei fogli di plastica. Si prospetterebbe, quindi, l'ipotesi di un secondo invio di un equipaggio che raggiunga la colonia per portare altre essenziali attrezzature.
Ma in ogni modo la si consideri, la tecnologia della stampante 3D è innegabilmente la frontiera del futuro. Non solo qui, sulla Terra. Forse, un giorno, anche sul pianeta rosso.
Federica Vitale
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