Sonda Rosetta: oggi l'atterraggio del lander Philae

Philae descent

Oggi il lander Philae della sonda Rosetta atterrerà sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Partito dieci anni fa dalla Terra, il veicolo dell'Agenzia spaziale europea è entrato nella sua orbita ad agosto. Ma oggi, 12 novembre, per la prima volta uno strumento terrestre toccherà il suolo di una cometa.

Il sito su cui il lander atterrerà si chiama Agilkia e la discesa avrà inizio alle 10. Grande quanto un frigorifero, Philae trascorrerà un anno a studiare la cometa da vicino. Nel frattempo, dopo averlo sganciato, i propulsori della sonda Rosetta la spingeranno indietro dagli attuali 10 fino a 22 chilometri di distanza.

Un'impresa storica che sta tenendo col fiato sospeso gli operatori di missione dell'Esa e gli appassionati. L'Agenzia spaziale europea questa notte ha fatto sapere che il team di controllo di Philae di Colonia ha completato il check finale e la verifica dello stato di salute del lander.

Ieri, gli operatori hanno caricato nei computer di bordo di Rosetta i comandi per la separazione e la discesa del lander e quelli per l'attivazione degli strumenti che raccoglieranno dati sulla cometa anche durante le fasi di atterraggio.

È stata una notte intensa per il team operativo di Rosetta e Philae”, ha riferito il direttore di volo Andrea Accomazzo durante la conferenza stampa al centro operativo dell'ESA (ESOC). E col fiato sospeso ci sono rimasti per un po' i tecnici, quando, ieri, il lander Philae non si accendeva correttamente. Ma dopo un riavvio è stato acceso con successo. “Siamo pronti per questa sera senza problemi,” ha detto Accomazzo.

L'infografica che segue è la timeline dell'atterraggio:

Philae

Dal momento della separazione da Rosetta allo sbarco, passeranno circa 7 ore, a partire dalle 10 di questa mattina, anche se i tempi potrebbero essere soggetti a modifiche. Il touchdown dovrebbe essere previsto per le 17 ora italiana.

Fatto di ghiaccio antico, polveri e altri materiali, le comete sono oggetti molto interessanti per gli scienziati, perché sono riuscite a sopravvivere quasi intatte fin dai primi giorni del sistema solare, più di 4,6 miliardi di anni fa. Poiché trasportano acqua e molecole organiche, gli scienziati sperano che studiare Rosetta da vicino fornirà informazioni sul modo in cui le comete avrebbero portato l'acqua sulla Terra e forse la vita.

Francesca Mancuso

Foto: Esa

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