Stelle cadenti: in arrivo questa notte lo sciame delle Camelopardalis

camelopardalis

Una nuova ondata di “stelle cadenti” in arrivo nei nostri cieli notturni. Maggio non è esattamente il mese più atteso per ammirare le piogge di meteoriti. In realtà, però, quest'anno esso mese vanta lo sciame delle Camelopardalis, prodotto dalle polveri della cometa periodica 209P/LINEAR. Un evento da non perdere visto che, tecnicamente, è molto raro. E che, a detta degli astronomi, rivaleggerà con quelle più attese del mese di agosto, le Perseidi.

Ma quello di quest'anno potrebbe essere un vero e proprio spettacolo scenografico. A sostenerlo anche Bill Cooke, a capo del Meteorid Environment Office della Nasa. "Ci potrebbe essere una nuova pioggia di meteoriti e voglio vedere con i miei occhi", ha dichiarato Cooke. "Sono previste più di 200 meteore all'ora".

Quando una cometa attraversa l'orbita della Terra, lascia dietro di sé flussi di detriti. La debole cometa dalla quale si generano le Camelopardalids, la 209P/LINEAR, fu scoperta nel 2004 ed orbita intorno al Sole una volta ogni cinque anni. Nel 2012, gli esperti di meteoriti Esko Lyytinen e Peter Jenniskens, del Nasa Ames Research Center, previdero che proprio nel corso del mese di maggio di quest'anno la cometa avrebbe prodotto il miglior spettacolo di “stelle cadenti” nei pressi del nostro pianeta, grazie ai detriti espulsi nel 1800.

radiante camelopardalis

Gli astronomi concordano, dunque, nel considerare quello delle Camelopardalis uno sciame meteorico imperdibile. Tuttavia, gli esperti non sono certi sulla quantità effettiva della pioggia di meteoriti o se, dopo tante aspettative, l'evento possa rivelarsi deludente dal punto di vista numerico per ogni ora. L'attività dipenderà da quanti detriti furono espulsi due secoli fa. "Non abbiamo idea di cosa la cometa stesse facendo nel 1800", spiega Cooke, aggiungendo che "ci potrebbe essere una grande pioggia meteorica quanto un 'disastro' completo".

Per osservare il fenomeno, occorrerà rivolgersi verso la costellazione della Giraffa, vicino alla Stella Polare. La Nasa rende anche nota la possibilità che alcune stelle cadenti possano essere visibili non solo durante la notte tra il 23 e il 24 maggio, ma anche per alcuni giorni successivi. La “finestra” di tempo migliore per localizzarle, preferibilmente, le prime ore del mattino. E la Luna non dovrebbe costituire un ostacolo per la sua luminosità. A vederle meglio saranno però gli americani.

Come ogni evento che si rispetti, sono diversi i modi per assistervi. Che sia per il possibile maltempo o perché nelle grandi città le stelle cadenti saranno meno visibili, lo sciame della Camelopardalis potrà essere seguito sul sito Virtual Telescope o grazie alle telecamere della Nasa.

Federica Vitale

Image Credit: Space.com

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