Ad una settimana dal passaggio dell'asteroide DX110, particolarmente importante per il suo viaggio entro la distanza Terra-Luna, il nostro pianeta non smette di essere interessato dai vagabondaggi di una delle tante rocce spaziali che trafficano attorno ad esso. E che, a detta degli esperti, non dovrebbero destare preoccupazioni. Questa sera, dunque, di nuovo occhi al cielo. A farci visita ben due asteroidi: 2014 EP12 e 2014 EM.
Il primo transiterà in prossimità della Terra alla distanza di 1,1 milioni di chilometri. Proprio per questa distanza, l'asteroide, il cui diametro è di circai 40 metri, non desta alcuna preoccupazione. Il secondo, 2014 EM si affaccerà dalle nostre parti a 1,7 milioni di chilometri. Anche per questa roccia, la dimensione è uguale a quella dell suo “compagno di viaggio”, ovvero 40 metri.
Alla luce di questi due incontri spaziali, lo stesso giorno e a poche ore l'uno dall'altro, alcune domande sorgono inevitabili. La riflessione più spontanea è quella che riguarda la pericolosità di questi oggetti. Gli scienziati spesso sottolineano che la Terra non corre alcun rischio. Certo è che un minimo dubbio sorge e trova riscontri in alcuni episodi. Non ultimo quello del meteorite russo che, lo scorso anno, incendiò i cieli di Chelyabinsk.
“La ricerca di asteroidi in grado di avvicinarsi all'orbita terrestre si affida a tecnologie molto evolute, con telescopi che scandagliano il cielo alla loro ricerca”, spiega a NextMe Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. “Più piccoli sono questi oggetti, più il loro avvistamento avviene in prossimità del nostro pianeta. Ultimamente, in virtù della migliore strumentazione in mano agli studiosi, siamo diventati molto più abili nell'individuarli, anche se qualcuno sfugge attraverso le maglie della nostra rete di sorveglianza. Dobbiamo auspicare che questa venga finanziata e potenziata, ai fini di una mappatura sempre più completa. Ad oggi non conosciamo asteroidi che siano diretti contro il nostro pianeta, in un arco temporale dell'ordine del secolo”.
Siamo anche al corrente del fatto che alcuni progetti vorrebbero raggiungere tali asteroidi. Tanto che l'amministrazione Obama, in sede di discussione di budget per le future missioni spaziali, dibatté non poco per finanziare programmi volti allo studio di queste rocce spazialii, ma si divise quando si mise in discussione la possibilità di tornare sulla Luna o tentare il viaggio verso Marte.
Uno dei progetti della Nasa, dunque, vorrebbe raggiungere un possibile asteroide per provare a deviarne il percorso eventualmente pericoloso per la Terra. “Qualsiasi esperimento capace di migliorare la nostra conoscenza in questo settore è benvenuto”, dichiara ancora Masi a NextMe. “Ci sono diverse idee sul possibile intervento nel caso un asteroide fosse davvero in rotta di collisione con la Terra, idee che godono del conforto di specifici principi fisici e possibili procedure operative. Fortunatamente, non abbiamo mai dovuto ricorrervi, ma sarebbe utile qualche test, per verificarne l'effettiva fattibilità ed efficacia”.
Non solo esperti. Anche appassionati e ammiratori del cielo notturno posso diventare cacciatori di asteroidi. La Nasa, infatti, ha indetto un concorso con in palio 35 mila dollari (25 mila euro) che premia chi dovesse essere in grado di sviluppare un algoritmo per rilevale possibili minacce per il pianeta. Chi volesse cimentarsi deve iscriversi entro il 17 marzo collegandosi al sito TopCoder.
Non resta che ben sperare, quindi. E, nell'attesa che nuovi esperimenti rispondano alle nostre riflessioni, 2014 EP12 e 2014 EM transiteranno “accanto” al nostro pianeta blu senza destare rischi, ma solo il fascino di chi vorrà seguirne l'evento. Come sempre, l'occhio vigile del Virtual Telescope trasmetterà in diretta i due passaggi spaziali sul proprio sito web a partire dalle ore 23 di questa sera.
Federica Vitale
Image Credit: Asteroidlive.com
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