Troppi rifiuti spaziali: a rischio i nostri satelliti

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Non sottovalutare il problema della spazzatura spaziale, perché siamo a rischio di collisione. È l'allarme lanciato dal Ministero della Difesa americano, che ribadisce l'importanza di non minimizzare la gravità dela situazione.

La quantità di detriti di vario genere che orbita attorno al nostro pianeta, come ha rivelato da poco l'Esa è imponente: 500 mila oggetti di varie dimensioni. La maggioranza dei rifiuti spaziali è costituita da ferraglia (37,7 %), frammenti di satelliti militari, commerciali e scientifici. Ce ne sono circa 12.000, ma solo un migliaio ancora in funzione. Tutto il resto è spazzatura: il 31,3 % è costituito da carichi abbandonati, il 16,6 % da pezzi di vettori, il 13 % da oggetti persi nel corso di passeggiate spaziali e infine l'1,3 % dai cosiddetti detriti anomali.

Provate ad immaginare cosa potrebbe succedere se due di questi detriti, magari di grosse dimensioni, si scontrassero. Creerebbero migliaia di pezzi più piccoli, che costituirebbero un ulteriore rischio per i satelliti che ci aiutano nella vita di tutti i giorni, creando anche uno sciame di detriti. Ricordiamo, essi viaggiano a quote basse dell'orbita terrestre bassa.

Secondo il Ministero dell Difesa americano, la situazione potrebbe peggiorare in qualunque momento. I nostri satelliti sono criticamente in inferiorità numerica rispetto ai detriti spaziali: 370 mila pezzi di spazzatura vaganti contro 1.100 satelliti. Una gran fortuna non essere stati ancora beccati in maniera seria, visto che viaggiano ad una velocità di circa 4,8 miglia al secondo.

Come sarebbe la nostra vita senza satelliti? Niente Tv, niente previsioni meteo, addio Google Earth e GPS. Ma le ripercussioni sarebbero di certo più serie e riguarderebbero il monitoraggio delle capacità belliche e le reti di trasporto globale su cui si basa la nostra economia.

In attesa che il prossimo anno possa avviarsi l'opera di CubeSail, lo spazzino spaziale, o in attesa che altre misure vengano considerate per risolvere il problema, possiamo solo augurarci che detriti e spazzatura stiano alla larga tra loro.

Francesca Mancuso

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