Gli scienziati della Nasa hanno seguito molto da vicino le attività solari, soprattutto negli ultimi mesi. Ed è da un po' di tempo che ci avvertono di come il picco di tali tempeste solari debba essere atteso nel corso di questo 2013. Tuttavia, nonostante i timori, il picco di attività solare potrebbe essere il più basso degli ultimi 100 anni.
La previsione? Questo ciclo solare ancora in atto, si stima, avrà il suo apice quest'anno ma in forma del tutto lieve. Tale previsione passa attraverso il controllo di entrambe le macchie solari e le onde radio provenienti dalla nostra stella più vicina. Commentando la ricerca, Joe Gurman, uno scienziato del progetto di osservazione del Sole per il Solar TErrestrial RElations Observatory (STEREO) afferma che questo ciclo solare è "probabilmente il più debole, come è stato misurato dalla macchia solare 'numero' (come è stata definita) nel corso di più di un secolo".
Con meno macchie solari e i loro campi magnetici spesso in eruzione, le possibilità del verificarsi delle aurore, boreali o australi, saranno notevolmente diminuite durante questo ciclo solare. E questa è certamente una cattiva notizia per gli astronomi, impegnati nel cercare di comprendere e osservare le aurore e il Sole stesso, e per gli appassionati osservatori e fotografi, sempre a caccia dell'immagine più suggestiva.
Una tempesta solare potrebbe benissimo cambiare il nostro modo di vivere. Ed è questo l'ammonimento degli scienziati, viste le recenti attività solari. Tuttavia, tranquillizzano, la tempesta non metterà a rischio l'uomo in sé, ma potrà rappresentare un grave rischio per i dispositivi elettronici che svolgono un ruolo importante nella società odierna.
Più il Sole diventa attivo nell'avvicinarsi al suo massimo solare, più le possibilità di impatti terrestri delle tempeste solari aumentano. Quando le particelle ad alta carica del vento solare colpiscono la nostra atmosfera, interagiscono con il campo magnetico della Terra, causando interruzioni nelle comunicazioni elettroniche e nelle reti elettriche. Un lavoro svolto dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), è quello di tenere d'occhio il tempo solare che, avvertono gli scienziati, potrebbe avere effetti terribili per noi sulla Terra.
Quindi, se il Sole ha da sempre attraversato un ciclo di 11 anni di attività, perché tutto il panico lo si vive adesso? La preoccupazione, oggi, deriva dal nostro modo di vivere. Quando il Sole era al suo ultimo periodo di picco nei primi anni del 2000, non eravamo così dipendenti o raggiungibili dai satelliti come lo siamo oggi. Se ripensiamo a un paio di decenni fa, cellulari, GPS e TV satellitari non erano mezzi così diffusi. Ora, il fatto che le tempeste solari possano danneggiare le reti elettriche genera delle implicazioni enormi. Nel marzo del 1989, nel corso del picco del ciclo del Sole, una massiccia tempesta solare causò un blackout su una larga parte del Canada.
La buona notizia è che, mentre la nostra tecnologia ci rende più suscettibili agli effetti dell'attività solare, essa può tuttavia aiutare a prevenire il problema. Gli scienziati, infatti, sanno molto di più rispetto al vento solare e su che cosa esso può causare; inoltre, si possiedono più protezioni per le strumentazioni elettroniche.
La Nasa sta pianificando il lancio dell'Interface Region Imaging Soectrograph (IRISI), la cui partenza dovrebbe avvenire in aprile 2013. Il compito del satellite sarà quello di osservare come l'energia ed il plasma solare si muovono sulla superficie del Sole e come si spostano verso la sua corona o l'atmosfera. "Ciò significa che avremo modo di combinare diverse misurazioni per meglio comprendere il campo magnetico del Sole", conclude William Pesnell, coautore delle ricerche per la Nasa.
Federica Vitale
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