È al suo giro di boa la missione della Nasa Keplero, una delle più affascinanti e suggestive della storia dell’aeronautica. Partita con lo scopo di verificare se esiste al di fuori del nostro sistema solare un pianeta simile alla Terra, ha rivelato fino ad oggi un immenso spazio cosmico nelle costellazioni del Cigno e della Lira. Delle circa 4 milioni e 500 mila stelle ritratte, più di 100 mila sono state selezionate come candidate per la ricerca di Keplero.
Oltre a cercare e osservare nuove terre che ruotano attorno ad altri soli, il telescopio, di 95 centimetri di diametro, ha catalogato i vari tipi di pianeti, classificandoli in gassosi, rocciosi, grandi e piccoli e registrandone l'orbita e la posizione rispetto alla loro stella. Gli scienziati sono stati così in grado di scoprire finora più di 340 pianeti orbitanti al di fuori del nostro sistema solare, ma nessuno è piccolo come la Terra e nessuno si trova ad una distanza dalla propria stella tale da rendere possibile la presenza di acqua e quindi, eventualmente, di vita.
La missione Keplero, avviata il 6 marzo 2009, al termine delle ricerche dovrebbe portare ad affermare se esistono o potrebbero esistere pianeti simili alla Terra. “Le prime scoperte della missione Keplero indicano che almeno un terzo delle stelle hanno dei pianeti e il numero dei pianeti nella nostra galassia sono alcuni miliardi”, afferma William Borucki, autore dello studio presso il Nasa's Ames Research Center di Moffett Field, in California. “I pianeti di enorme interesse sono altre terre e queste potrebbero essere analizzate in futuro. I risultati più entusiasmanti di Keplero devono ancora arrivare!”.
Ecco, in breve, un piccola storia dei traguardi raggiunti dalla missione. In attesa di altri, futuri.
Agosto 2010. La missione Keplero scopre un nuovo sistema, con due pianeti delle dimensioni di Saturno e forse un terzo, con un raggio di solo 1.5 volte più grande della Terra. Tali scoperte mettono in evidenza che sia la sonda che le tecniche usate dagli astronomi per la ricerca degli esopianeti stanno portando finalmente i risultati tanto desiderati. Questa nuova scoperta è il primo caso in cui pianeti multipli sono scoperti osservando le variazioni nel tempo di transito, che possono fornire anche ulteriori informazioni riguardo ai pianeti, come le loro masse.
Gennaio 2011. La missione conferma la scoperta del primo pianeta roccioso, denominato Kepler-10b. Si tratta del più piccolo pianeta mai osservato fuori dal nostro sistema solare e misura 1,4 volte le dimensioni della Terra; ha una massa 4,6 volte superiore ed una densità media di 8,8 grammi per centimetro cubo.
Febbraio 2011. I ricercatori della University of California di Santa Cruz scoprono un nuovo sistema solare formato da sei pianeti e molto simile al nostro. La stella al centro di questo sistema si chiama Kepler-11. Anche se la Nasa parla di pianeti "simili" alla Terra per dimensione, essi si trovano troppo vicini al loro Sole per avere un'atmosfera come la nostra.
Settembre 2011. Viene scoperto nella fascia dei pianeti abitabili Kepler-16b, un pianeta molto simile alla Terra, appartenente ad un sistema solare binario. Tale sistema è collocato tra la costellazione della Lira e del Cigno, a circa 200 anni luce da noi. A quanto pare, questo sistema binario è più giovane del nostro sistema solare di circa 2 miliardi di anni. I due soli orbitano reciprocamente l'uno intorno all'altro, eseguendo la rivoluzione in circa 42 giorni. Il sole principale, ossia di dimensioni maggiori, ha un colore molto più arancione se paragonato alla nostra stella, mentre quello più piccolo è rosso fuoco.
Dicembre 2011. La nuova e sensazionale scoperta del telescopio spaziale Keplero si chiama Kepler-22b, un esopianeta con caratteristiche simili alla Terra per quanto riguarda la massa e, soprattutto, la distanza rispetto alla stella attorno a cui esso orbita. Kepler-22b è definito la prima "super-Terra" di cui viene confermata l'esistenza dagli scienziati della Nasa. Già osservato in passato, l'esopianeta compie un'orbita completa attorno al suo sole in 290 giorni e si trova esattamente al centro della cosiddetta "zona abitabile": la distanza necessaria affinché possa esserci la formazione dell'acqua e potenzialmente anche della vita.
Febbraio 2012. La missione della Nasa raggiunge un altro traguardo: sono 11 i pianeti identificati simili, nelle caratteristiche, alla Terra. I dati comprendono anche centinaia di sistemi planetari con possibili pianeti idonei ad ospitare forme di vita.
Planets Hunters. È un'iniziativa volta a coinvolgere anche gli amatori. Un programma che, grazie all'aiuto di astronomi, scienziati e semplici appassionati, ha reso possibile l'identificazione di un pianeta che orbita un sistema binario il quale, a sua volta, è orbitato da una seconda coppia di stelle.
“La Terra non è unica e nemmeno il centro dell'universo. La diversità dei mondi è più grande di quanto romanzi di fantascienza e film abbiano mai potuto immaginare”, ha dichiarato Geoff Marcy, professore di astronomia alla California University di Berkeley. E noi gli crediamo.
Federica Vitale
Leggi anche: