Big Bang, raggiunta la temperatura in laboratorio

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4 mila miliardi di gradi Celsius, la temperatura più alta mai raggiunta in laboratorio. Grazie ad un acceleratore di particelle, il Relativistic Heavy Ion Collider, in grado di spaccare un insieme di particelle d'oro, gli scienziati del Department of Energy's Brookhaven National Laboratory sono riusciti laddove nessuno ancora era riuscito.

Tale temperatura infatti è particolarmente importante perché è quella raggiunta circa un microsecondo dopo il Big Bang, lo stesso calore che si è sprigionato nel momento in cui il nostro universo si è formato In termini concreti, tale esperimento potrebbe aprire nuove strade nell'ambito degli studi sulle origini dell'universo.

Proprio per questo, l'esperimento è destinato a testare i modelli che simulano l'universo primordiale, nel tentativo di capire come è nato e come si è evoluto. La temperatura di 4 mila miliardi di gradi Celsius è a dir poco stupefacente, consideriamo che è 250 mila volte più calda rispetto al centro del sole.

La sostanza incandescente è uno strano liquido, non un gas, che contiente protoni e neutron noto come plasma di quark e gluoni. Questa forma molto eccitata della materia si ritiene che sia esistita per dieci milionesimi di secondo dopo la nascita dell'universo. In un secondo momento, poi, si sarebbe raffreddato fino a formare i protoni e i neutroni che costituiscono la materia di oggi.

Steven Vigdor, ha spiegato: "La nostra attuale comprensione della storia dell'universo dice che queste temperature sono state raggiunte circa un microsecondo dopo il Big Bang". Ma immaginiamo la difficoltà nel misurare una temperatura di questo tipo.

Come ha spiegato Barbara Jacak, un fisico della Stony Brook University "il plasma vive solo per un miliardesimo di un millesimo di miliardesimo di secondo, quindi non possiamo immergere un termometro in esso". Per studiarne la temperatura gli scienziati hanno utilizzato fotoni di luce ad alta energia, che hanno anche verificato la natura asimmetrica del plasma di quark e gluoni.

Intanto si attendono altri studi per aiutare gli scienziati a saperne di più sul plasma di quark e gluoni, compreso il motivo per cui è un liquido, non è un gas. La ricerca è stata presentata questa settimana alla riunione dell'American Physical Society a Washington DC e i dettagli saranno pubblicati su Physical Review Letters.

Francesca Mancuso

4 mila miliardi di gradi Celsius, la temperatura più alta mai raggiunta in laboratorio. Grazie ad un acceleratore di particelle, il Relativistic Heavy Ion Collider, in grado di spaccare un insieme di particelle d'oro, gli scienziati del Department of Energy's Brookhaven National Laboratory sono riusciti laddove nessuno ancora era riuscito.

 

Tale temperatura infatti è particolarmente importante perché è quella raggiunta circa un microsecondo dopo il Big Bang, lo stesso calore che si è sprigionato nel momento in cui il nostro universo si è formato In termini concreti, tale esperimento potrebbe aprire nuove strade nell'ambito degli studi sulle origini dell'universo.

 

Proprio per questo, l'esperimento è destinato a testare i modelli che simulano l'universo primordiale, nel tentativo di capire come è nato e come si è evoluto. La temperatura di 4 mila miliardi di gradi Celsius è a dir poco stupefacente, consideriamo che è 250 mila volte più calda rispetto al centro del sole.

 

La sostanza incandescente è uno strano liquido, non un gas, che contiente protoni e neutron noto come plasma di quark e gluoni. Questa forma molto eccitata della materia si ritiene che sia esistita per dieci milionesimi di secondo dopo la nascita dell'universo. In un secondo momento, poi, si sarebbe raffreddato fino a formare i protoni e i neutroni che costituiscono la materia di oggi.

 

Steven Vigdor, ha spiegato: "La nostra attuale comprensione della storia dell'universo dice che queste temperature sono state raggiunte circa un microsecondo dopo il Big Bang". Ma immaginiamo la difficoltà nel misurare una temperatura di questo tipo.

 

Come ha spiegato Barbara Jacak, un fisico della Stony Brook University "il plasma vive solo per un miliardesimo di un millesimo di miliardesimo di secondo, quindi non possiamo immergere un termometro in esso". Per studiarne la temperatura gli scienziati hanno utilizzato fotoni di luce ad alta energia, che hanno anche verificato la natura asimmetrica del plasma di quark e gluoni.

 

Intanto si attendono altri studi per aiutare gli scienziati a saperne di più sul plasma di quark e gluoni, compreso il motivo per cui è un liquido, non è un gas. La ricerca è stata presentata questa settimana alla riunione dell'American Physical Society a Washington DC e i dettagli saranno pubblicati su Physical Review Letters.

Francesca Mancuso

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