Cern e Infn: superata la velocità della luce

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La velocità della luce. Insuperabile. Fino ad oggi. Al Cern di Ginevra è stato possibile farlo nel corso dell'esperimento OPERA. A muoversi dai laboratori svizzeri a quelli italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso sono stati i neutrini.

Per giungere a tale conclusione, sono stati registrati oltre 15mila eventi dal rilevatore presente nei laboratori dell'Infn. E pare non ci siano dubbi: i neutrini viaggiano ad una velocità di 20 parti per milione al di sopra della velocità della luce. La distanza tra l'origine del fascio di neutrini e OPERA ossia tra il Cern e l'Infn è stata misurata con un'incertezza di soli 20 cm su un percorso di 730 km mentre il tempo di volo dei neutrini è stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, utilizzando sofisticati strumenti come sistemi GPS avanzati e orologi atomici.

Coadiuvato da esperti nel campo della metrologia del Cern e da altre istituzioni, l'esperimento non lascia adito a dubbi. E la precisione con cui sono state effettuare tutte le misurazioni si basa su strumenti ad alta precisione.

"Questo risultato è una completa sorpresa", ha commentato il portavoce di OPERA, il fisico italiano Antonio Ereditato. "Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati, non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni".

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"Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura la procedura standard è sottoporlo a una più ampia indagine. Esattamente ciò che sta facendo la collaborazione OPERA: è una corretta pratica scientifica " ha commentato il direttore di ricerca del CERN Sergio Bertolucci. "Se questa misura fosse confermata potrebbe cambiare la nostra visione della fisica ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti".

Occorreanno dunque ulteriori verifiche da parte della comunità internazionale, ma ciò che è certo è che i neutrini hanno viaggiato ad una velocità inimmaginabile.

Come molte altre volte nella storia della scienza – ha detto il Presidente dell’Infn Roberto Petronziosi si è arrivati a un’osservazione sorprendente partendo da un esperimento che cercava tutt’altro". "Le evidenze statistiche raggiunte dall’esperimento CERN- INFN Gran Sasso lo hanno spinto a pubblicare, diventa ora essenziale ripeterlo in altre condizioni. Del resto, al Gran Sasso abbiamo un’altra situazione analoga. L’esperimento DAMA sulla materia oscura, ad esempio, ha una evidenza statistica positiva schiacciante, e a questo punto si attendono nuove conferme statistiche indipendenti".

Francesca Mancuso

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