Cambiamenti climatici extraterrestri su Plutone: la causa è il monossido di carbonio

plutone

Più e più volte si è parlato di cambiamenti climatici, ossia dell'innalzamento della temperatura della Terra a causa dell'inquinamento. Ma non siamo i soli nell'universo ad avere un problema ambientale di questo genere. Anche su Plutone, uno dei pianeti più lontani del sistema solare, l'atmosfera pare pervasa di una sostanza a noi molto comune: il monossido di carbonio.

In base alle conoscenze astronimiche in nostro possesso, il 'pianetino', così è stato definito dall'Unione Astronomica Internazionale nel 2006 per via delle sue dimensioni ridotte rispetto agli altri colleghi del sistema solare, dovrebbe essere l'unico ad avere un’atmosfera, costituita nel suo caso da una colonna di gas che s’innalza per più di tremila chilometri.

A rivelarlo, dopo 20 anni di studi, è stata una ricerca internazionale condotta da Jane Greaves della University of St. Andrews, che presto sarà resa pubblica sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Grazie alle osservazioni effettuate con il James Clerck Maxwell Telescope delle Hawaii da 15 metri, è stato notato che il muro di atmosfera che aleggia intorno a Plutone è il doppio rispetto alle stime fatte da un altro gruppo di ricerca, nel 2000, utilizzando il telescopio da 30 metri IRAM.

Ma la scoperta sensazionale è che l'atmosfera, composta in gran parte da azoto, contiene anche una certa quantità di monossido di carbonio, che a differenza della nostra anidride carbonica, agisce da gas di raffreddamento. Al contrario, il metano, anch'esso presente su Plutone, assorbe la luce solare e produce riscaldamento atmosferico. E gli studiosi spiegano: "I cambiamenti nell’ultimo decennio sono sorprendenti. Pensiamo che le dimensioni dell’atmosfera e l’abbondanza del monossido di carbonio siano cresciute".

La gelida cappa di gas la cui temperatura è di circa -220 °C è dovuta all’evaporazione della sua superficie ghiacciata nel più recente passaggio ravvicinato intorno al Sole.

Dall'equilibrio tra monossido di carbonio e metano dipende dunque la sorte dell'atmosfera di Plutone. Se l’effetto del raffreddamento dovesse essere troppo forte, si rischierebbero nevicate di azoto e di conseguenza tutti i gas ghiaccerebbero, depositandosi sul suolo. Un raffreddamento globale, più che un riscaldamento.

Non siamo soli nell'universo, neanche in questo.

Francesca Mancuso

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