- Federica Vitale
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Nasa: 10mila dollari al mese per dormire 70 giorni
Se siete pigri e amate stare a letto tutto il giorno, allora prendete in considerazione il nuovo esperimento targato Nasa e candidatevi. In cosa consiste?
Se siete pigri e amate stare a letto tutto il giorno, allora prendete in considerazione il nuovo esperimento targato Nasa e candidatevi. In cosa consiste?
Sorridi, sii allegro e vivrai più a lungo. Il segreto della longevità sta dunque nell'ottimismo, soprattutto per chi è affetto da malattie cardiache. Lo ha scoperto un nuovo studio svolto presso la Tilburg University.
A volte, o spesso a seconda dei casi, il colore dei nostri occhi proprio non ci va a genio. Magari la curiosità di poter cambiare ci porta a voler cambiare il colore dell'iride che ci contraddistingue dalla nascita. Oggi, si può. E grazie ad un impianto artificiale.
Il Metodo Stamina è stato bocciato dal Comitato Scientifico nominato dal Ministero. Confermate dunque le voci che circolavano in rete a riguardo. Sulla sua pagina Facebook il Presidente di Stamina Foundation Davide Vannoni si è scagliato contro la decisione, senza mostrarsi però preoccupato per il prosieguo delle ricerche.
Si deve ad una scienziata italiana, Silvia Paracchini, la scoperta che un gene sia alla base della “decisione” se essere mancini o destrorsi.
Metodo Stamina: nonostante in rete siano circolate recentemente voci secondo le quali il comitato scientifico preposto alla sua valutazione l’avrebbe bocciato, il Ministero della Salute ha smentito queste indiscrezioni, dichiarando di non aver ricevuto ancora alcun commento da parte degli scienziati. La metodologia è quindi ancora in corso di studio.
Un vaccino in grado di eradicare il Siv (Simian Immunodeficiency Virus), l'equivalente dell'Hiv umano: si è rivelato efficace su un campione di scimmie, in particolare su 9 dei 16 macachi rhesus in cui era stato inoculato.
Il cuore può auto-ripararsi dopo un infarto grazie all'RNA sintetico. Quest'ultimo farebbe sì che le cellule staminali cardiache si trasformino in vasi sanguigni perfettamente funzionanti, danneggiati dall'infarto.