Via lo zucchero dalle cellule che ospitano il virus. Potrebbe essere questa l'arma vincente del nuovo vaccino contro l'influenza. Togliere il nutrimento alle cellule, infatti, impedirebbe loro di replicarsi e di diffondere l'infezione.
A lavorare su questo filone è un nuovo studio della University of North Carolina di Greensboro che parte da un approccio diverso rispetto a quelli usati oggi per la produzione dei vaccini. L'attuale ricerca si basa infatti su come muta il virus dell'influenza ogni anno, cercando di anticipare quali saranno i ceppi più attivi e adattando il vaccino antinfluenzale di conseguenza.
Il nuovo studio ha cercato di studiare la risposta della cellula che ospita il virus. Amy Adamson e Hinissan Kohio hanno dimostrato che l'infezione influenzale è legata al metabolismo del glucosio nelle cellule dei mammiferi. “Capire la risposta dell'ospite all'infezione è importante”, ha detto Olivia Perwitasari della Univeristy of Georgia. Ciò permetterebbe di superare i limiti delle attuali ricerche, tutte basate su un virus che cambia continuamente.
Prima di dedicarsi al metabolismo del glucosio nelle cellule e al legame col virus influenzale, Adamson ha studiato tale meccanismo nel moscerino della frutta in relazione all'H1N1. Ciò ha permesso loro di scoprire che maggiore è la concentrazione di glucosio, maggiore è la percentuale di cellule infettate dal virus. Di conseguenza, bloccare la glicolisi trattando le cellule con inibitori abbassava la percentuale di infezione dell'80-90 percento.
Lo studio è stato di recente presentato in occasione di un meeting dell'American Society for Cell Biology ed è stato pubblicato su Virology.
Francesca Mancuso
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