L'ascolto della musica preferita migliora la funzione endoteliale nei pazienti con malattia coronarica. È quanto sostiene la ricerca presentata al Congresso ESC 2013 dalla professoressa Marina Deljanin Ilic, dell'Università di Nis, in Serbia. La musica, dunque, produce benefici al nostro cuore.
Come sostiene la professoressa Deljanin Ilic, “nel contesto di fattori di rischio cardiovascolare, l'endotelio perde la sua normale funzione”. L'esercizio fisico ha dimostrato di migliorare la funzione endoteliale ed è la pietra angolare di un programma multiforme di riabilitazione cardiovascolare. Tuttavia, poco si sa riguardo al ruolo della musica nella riabilitazione cardiovascolare o sugli effetti dell'ascolto della musica preferita sulla funzione endoteliale.
Il presente studio ha valutato gli effetti dell'ascolto della musica preferita sulla funzione endoteliale attraverso i cambiamenti della circolazione dei marcatori ematici. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 74 pazienti con malattia coronarica stabile, successivamente suddivisi in ulteriori tre gruppi. Ognuno di essi seguiva un'attività particolare: l'ascolto di musica preferita per 30 minuti al giorno, un programma di allenamento sportivo e, infine, l'ascolto di musica generica.
"La combinazione di musica e di esercizio fisico”, spiega la Ilic, “ha portato al miglioramento della funzione endoteliale. Miglioramenti nella sua funzione sono stati associati a significativi migliorie nella capacità di esercizio”. Ed ha aggiunto: "l'ascolto della musica preferita per 30 minuti è stato associato ad un miglioramento della funzione endoteliale”. I benefici per la salute vascolare della musica possono essere dovuti alle endorfine, composti rilasciati dal cervello quando si ascolta la musica che ci piace.
Insomma, conclude la ricercatrice, ascoltare la “musica preferita, in aggiunta al regolare esercizio fisico, migliora la funzione endoteliale e, quindi, può essere un metodo coadiuvante nella riabilitazione di pazienti con CAD”.
Ma non c'è una musica “ideale” uguale per tutti. Sono i pazienti a dover scegliere. La musica che preferiamo, infatti, aumenta le emozioni positive e rende felici o rilassati.
Federica Vitale
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