L'ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, l'astronauta canadese Chris Hadfield, ha recentemente completato una serie di video. Cinque per la precisione, per esplorare i potenziali effetti collaterali della vita nello spazio sui cinque sensi. Ad essere analizzati e descritti, dunque, sono udito, vista, gusto, olfatto e tatto.
Andare nel cosmo è un privilegio riservato a pochi. E gli astronauti, al rientro, raccontano di avere una vista più chiara e netta, di percepire la pace e la tranquillità, di avere papille gustative più fini ed un olfatto molto sviluppato. Ed è proprio questa serie di video che introduce quanti non potranno mai volare nel cosmo ad imparare esattamente ciò che accade nei 5 sensi e perché.
Udito
Lo spazio è un posto tranquillo. Potrebbe essere il titolo di un film ma, analizzando bene, Hadfield ci porta a realizzare che qui nessuno può sentirci urlare. La ISS, infatti, è costantemente una fucina di rumori e ronzii delle ventole e dei macchinari. E l'astronauta descrive nel video ciò che ascolta ogni giorno, condividendo alcuni dei suoni a lui così familiari.
Vista
A quanto pare, lo spazio può appiattire i bulbi oculari. Gli astronauti lamentano di vedere strane macchie quando i loro occhi sono chiusi. Qualcosa di simile a casuali lampi di luce. Inoltre, Hadfield spiega come la vista sia alterata durante il volo spaziale.
Gusto
Agli astronauti piacciono i cibi piccanti nello spazio, perché le loro papille gustative sono praticamente “spente”, pigre. Il piatto preferito di Hadfield? Il cocktail di gamberetti con salsa di rafano. Nello spazio, infatti, la distribuzione dei fluidi alla testa può causare congestione, smorzando il senso del gusto.
Olfatto
Vivere nello spazio, in pratica, è come avere una costante “testa fredda”, così come la definisce Hadfield. Odore di bistecca bruciata o polvere da sparo a bordo della ISS? Praticamente alcuna differenza. Il senso dell'olfatto, in orbita, è effettivamente assente.
Tatto
Infine, l'astronauta descrive come l'ambiente senza peso della Stazione Spaziale Internazionale cambi il modo degli astronauti di usare i propri arti. La quasi totale assenza di gravità, dunque, ha conseguenze per quanto riguarda la sensazione del tatto.
Federica Vitale
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