Dall’Università della California di Los Angeles sta per arrivare un farmaco rivoluzionario, in grado di soccorrere tutti quelli a cui piace alzare un po’ il gomito senza rischi: è la pillola anti sbornia, che rimette in piedi anche anche chi ha litri e litri di alcol nel sangue.
Lo studio, guidato dalla ricercatrice e biologa molecolare Jing Liang, è stato recentemente pubblicato sul Journal of Neuroscience e sostanzialmente dimostra l’efficacia di una molecola detta Dhm sulla colossale sbronza di un gruppo di ratti cui era stato iniettato nel sangue l’equivalente di 15-20 birre nell’arco di due ore.
La Dhm, estratta da una pianta orientale denominata Hovenia dulcis e più comunemente nota come pianta dell’uva passa, sembra infatti aver avuto nei test di ricerca un effetto miracoloso sui topi ubriachi: in seguito all’iniezione di alcol, infatti, gli animali impiegavano di norma più di un’ora per rimettersi in piedi all’interno di un giaciglio con forma a V (piuttosto scomodo), mentre somministrando loro la Dhm sono bastati soli 5 minuti per vederli nuovamente in piedi e attivi.
Nei test successivi, i ratti ubriachi sono stati inseriti all’interno di un labirinto a vagare senza meta: e anche in questo caso la somministrazione della molecola ha ridotto notevolmente i comportamenti ansiosi e irrazionali garantendo loro il recupero della lucidità necessaria per esplorare l’ambiente e venirne fuori.
Non solo: i test hanno anche dimostrato che, una volta assunto ‘l’antidoto’, i topolini presentavano anche un più basso desiderio di alcol, poiché davanti alla scelta fra due soluzioni dolci (una alcolica e l’altra analcolica), hanno di fatto preferito quella senza alcol. Un trattamento prolungato della durata di circa sette settimane, inoltre, sembra risolvere anche il problema della dipendenza in quelle cavie che precedentemente non avevano ricevuto la Dhm dopo l’iniezione alcolica (e che quindi possono essere considerate ‘addicted’).
Insomma, gli sviluppi futuri della ricerca sono entusiasmanti: non solo per chi voglia superare una sbornia e magari mettersi alla guida senza rischi, ma anche per tutti quei bevitori incalliti che con l’alcol hanno un vero e proprio problema.
Resta solo da capire se e in che modo la Dhm funzioni sugli esseri umani in totale sicurezza: per il momento gli esperimenti effettuati promettono bene, ma non dimentichiamo che si tratta di ratti, non persone.
Annalisa Di Branco