I limiti della scienza in campo medico sembrano venire continuamente superati. L'ultima novità riguarda il cervello, ed in particolare le sinapsi, che grazie ad un nuovo metodo di imaging cerebrale messo a punto presso la facoltà di medicina di Stanford potranno essere contate.
Come sappiamo, le sinapsi sono vere e proprie connessioni neuronali. La corteccia cerebrale umana ne contiene circa 125 mila miliardi. Per rendere l'idea, "ognuno di noi ne contiene un numero pari a 1500 galassie della via Lattea", come ha spiegato il professore Stephen Smith.
Il numero enorme di sinapsi rende quasi impossibile vederle, anche attraverso i migliori microscopi, poiché un singolo neurone può avere decine di migliaia di contatti sinaptici con altri neuroni.
Ma grazie al nuovo metodo, che consiste nell'annalizzare strisce sottolissime di nano-corteccia cerebrale, gli scienziati potranno così riuscire nell'impresa di contare le sinapsi e catalogarle in base alla loro specifica natura. Per farlo, la tecnica, nota anche come tomografia array, usa la fotografia ad alta risoluzione, proteine fluorescenti e un supercomputer per mettere tutto insieme.
L'esperimento. Smith e i suoi collaboratori hanno tagliato un pezzo di corteccia di un topo con minuscole sezioni di 700 nanometri di spessore. Ognuna di esse è stata colorata con anticorpi, equivalenti alle 17 proteine delle sinapsi, ai quali i ricercatori hanno poi aggiunto molecole fluorescenti che si illuminano di diversi colori in risposta alla luce.
I dati sono stati acquisiti da un computer, e al termine dell'operazione ricuciti in 3D. Il risultato? Una mappa delle posizioni di ogni sinapsi nella corteccia, con colori corrispondenti ai diversi tipi di connessioni sinaptiche.
Smith, lo specialista che ha condotto lo studio pubblicato su Neuron, ha spiegato: “Una sinapsi, da sola, è simile a un microprocessore in grado di archiviare e al tempo stesso elaborare le informazioni”.
Francesca Mancuso