
un cratere grandissimo nel sud dell'Egitto, con un diametro di 45 metri, provocato dalla caduta di un meteorite metallico che è riuscito a penetrare nell'atmosfera terrestre nonostante le sue piccole dimensioni. Lo hanno chiamato Kamil ed è descritto sulla rivista Science da un gruppo di ricerca italo-egiziano coordinato dall'Italia, con Luigi Folco, del Museo Nazionale dell'Antartide dell'Università di Siena.

Dagli abissi del mare emergono sorprese. Gli scienziati dell’Okeanos Explorer hanno scoperto infatti un enorme vulcano che giace a 7.000 piedi di profondità poco lontano dalle coste dell’Indonesia. La scoperta si deve alla missione in cooperazione tra Indonesia/USA Deep-Sea Exploration of the Sangihe Talaud Region (INDEX 2010), che ha avuto avvio a giugno di questo anno e terminerà in agosto.

Si credeva che l'Anogramma ascensionis, pianta tipica dell'Isola di Ascensione nell'Oceano Atlantico meridionale, fosse scomparsa da 60 anni. La pianta è stata ufficialmente dichiarata estinta nel 2003. E invece, quattro piantine sono state ritrovate su una parete rocciosa dell'isola vulcanica.

Il mare non finisce mai di stupire e continua a regalarci nuove sorprese, come le mostruose specie marine di recente scoperta nell’oceano Atlantico.

Misurato per la prima volta il respiro della Terra su scala globale. La fotosintesi e il ciclo del carbonio del nostro pianeta ora hanno dei valori, presentati a Torino nell'Euro Science Open Forum (Esof), e pubblicati sulla rivista Science. La ricerca si deve al Centro di ricerche europeo di Ispra ed alle università di Milano Bicocca e Bolzano, le quali fanno anche sapere che i dati raccolti "costituiscono un punto di riferimento senza precedenti per futuri modelli del clima più completi e attendibili".

Il satellite meterologico Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea sta fotografando la fuga della marea nera nel Golfo del Messico. In particolare riporta le immagini della Loop Corrent, la parte inferiore della corrente che tocca Cuba e la Penisola dello Yucatan. Ma non solo, Envisat ha anche lanciato un allarme in merito allo spessore dei ghiacci, che analizzato dal 2003 al 2010, pare si stia assottgliando nella parte occidentale dell'Antartide.

È tristemente noto come, quando alcune cellule impazziscono diventando immortali, si innesca nell’organismo un cancro, seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari, nei paesi occidentali. Oggi, grazie ad un gruppo di ricercatori dell’Umeå University (Svezia), sappiamo anche uno dei possibili meccanismi di questo processo: le cellule possono cambiare progressivamente la regolazione dei geni che governano la crescita e la morte delle cellule. Lo studio è stato pubblicato su Aging Cell.

Assumere poca vitamina B può indurre alla sordità. E in particolar modo la B9, detta anche folato, che se presente a bassi livelli ematici nell'organismo può provocare un aumento del 34% del rischio di perdere l’udito. quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Sydney e pubblicato sulla rivista scientifica 'Journal of Nutrition'.