
In Indonesia vive una specie di squalo che invece di nuotare, cammina sui fondali appoggiandosi su delle piccole zampe. È il cosiddetto squalo 'bambù', in gergo tecnico Hemiscyllium Halmahera, osservato per la prima volta da una squadra di volontari di Conservation International al largo di Halmahera, una delle isole Molucche, ad ovest della Nuova Guinea.

Ad un primo impatto sembrano quadri d'arte astratta, ma le immagini mostrate qui di seguito non sono altro che foto satellitari realizzate con una particolare tecnica di ripresa ideata da un giovane fotografo naturalista palermitano, Max Serradifalco.

Prevedere i terremoti con precisione è impossibile: questa la sentenza, attualmente, della scienza. Eppure c'è chi dice il contrario. Dopo le teorie di Raffaele Bendandi, Luke Thomas, di nazionalità americana, sostiene che questo traguardo, un miraggio per molti, è invece raggiunto. Su questo si sono scagliati gli scienziati, tra cui Alessandro Martelli, che abbiamo raggiunto al telefono, sostenendo che le sue presunte previsioni non hanno alcun fondamento.

La Groenlandia, in un futuro non troppo lontano, potrebbe davvero diventare verde. A dispetto del nome, l'isola più grande del mondo è tutt'altro che green, essendo quasi interamente coperta di ghiaccio. Ma presto, a causa dei cambiamenti climatici, potrebbe arricchirsi di nuova vegetazione.

Un canyon nascosto sotto i ghiacci della Groenlandia. È la nuova scoperta realizzata sotto i ghiacci perenni e che, per conformazione e imponenza, ricorda molto quello più famoso dell'Arizona. Si estende per 750 chilometri e, in alcuni punti più profondi, raggiunge gli 800 metri.

Era di magnitudo 3 il terremoto con epicentro sotto il mar Tirreno, quello registrato dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia alle 11:07 di oggi 28 agosto. Il sisma, forse percepito sulle isole Lipari, non ha impensierito la popolazione, ma le sue coordinate potrebbero far ipotizzare un’origine dovuta all’attività del vulcano sottomarino Marsili, che si sospetta da tempo possa essere in risveglio. Ma i sismologi per ora non si sono pronunciati in merito.

Era il 26 agosto 1883 quando il Krakatoa, vulcano dell’isola indonesiana di Rakata, esplose in una violentissima eruzione, a cui fece seguito uno spaventoso tsunami con onde alte fino a 40 metri, provocando la morte di 136 mila persone. Stando solo al numero delle vittime, è questo uno dei disastri più atroci che abbia mai colpito la Terra, o almeno di cui si abbia memoria storica. Ma cosa resta oggi di questa struttura geologica e della natura intorno?

Cosa accadrebbe se i 7 miliardi di cittadini di tutto il mondo domani decidessero di urinare nell'Oceano Atlantico? Niente. O perlomeno nulla che potrebbe alterare l'ecosistema marino.