Ci estingueremo entro 100 anni. Parola di Frank Fenner, 95enne professore di microbiologia dell'Australian National University. L'imminente catastrofe, annunciata da Fenner, avrà inizio con i cambiamenti climatici, mentre a dare il colpo di grazia definitivo saranno l'esplosione demografica e i consumi fuori controllo.
E la situazione, secondo il microbiologo, "è ormai irreversibile". Così, infatti, al The Australian: "L'homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni e lo stesso accadrà per molti animali. E penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare".
La rivoluzione in senso negativo avrebbe preso avvio nel 2000, nota agli esperti come era dell'Antropocene. Durante questo secolo, gli effetti sul pianeta saranno tali da poter essere paragonati a una delle epoche glaciali o all'impatto di una cometa. E Fenner annuncia: "Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche".
"Gli Aborigeni- prosegue- hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza, la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni".
Tuttavia, la visione pessimistica del professore non è condivisa dai suoi colleghi. Stephen Boyden risponde così: "Frank può anche avere ragione ma alcuni di noi hanno ancora la speranza che si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile".
Francesca Mancuso