Nuova previsione-shock di Luke Thomas, che con le sue “profezie” sui terremoti sta facendo discutere il mondo intero, oltre che diffondere panico assolutamente infondato. L'ultima sua trovata riguarda un presunto terremoto di magnitudo 5.5-6.0 che riguarda tra l'11 e il 15 novembre il Nord-Est Italia e le città di Ancona e Pescara.
Il personaggio è salito alla ribalta della cronaca italiana per aver "previsto" la data del sisma del 16 e 17 agosto che colpì la zona tra Catania e Messina, in Sicilia, così come altri simili terremoti in altre città italiane (Catanzaro e Napoli). Ma va comunque sottolineato che le sue affermazioni molto vaghe ed imprecise (ad esempio Ancona e Pescara non sono nel Nord-Est d’Italia) restano prive di ogni fondamento scientifico.
A conferma di questo, come già discusso in precedenza, pur essendosi verificato realmente un sisma di magnitudo 4.2 il 16 agosto nel messinese tirrenico, nulla è avvenuto nelle altre città, nei giorni previsti da Thomas. E, anche limitandosi al terremoto in Sicilia, non si può di certo confermare una coerenza tra le sue parole e la realtà.
Infatti, mentre sulle tempistiche effettivamente tutto sembrerebbe tornare, con minore esattezza è risultata la localizzazione, e totalmente sbagliata si è dimostrata l'intensità, visto che tra una magnitudo superiore a 5 (secondo le sue “previsioni”) e un 4.2 (quella reale) c'è una differenza enorme: nella scala Richter, infatti, di tipo logaritmico, un sisma di magnitudo 4 è 32 volte meno intenso di uno di magnitudo 5 in termini di energia da esso sviluppata.
Thomas sostiene di fondare le sue previsioni sulle condizioni meteo che caratterizzano il pianeta. Tuttavia, tralasciando il fatto che il personaggio non sia riconosciuto da alcun ente di ricerca, secondo diversi esperti risulta impossibile prevedere un terremoto con precisione.
Tra questi Alessandro Martelli, presidente del Glis (Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica), dell'International Seismic Safety Organization (Isso) e già direttore del Centro Ricerche Enea di Bologna, che ha smentito più volte teorie come quella di Thomas.
Analogamente Giuliano Panza, ordinario di sismologia presso l'Università di Trieste e recentemente eletto Socio Nazionale dell’Accademia dei Licei, è parimenti scettico. Le sue opinioni - come sottolineato da lui stesso alla redazione di NextMe - non sono assolutamente riconducibili alle teorie di Thomas, prive di qualsiasi provato rigore scientifico. Panza è infatti un sismologo, e il suo rapporto, basato sugli algoritmi chiamati CN ed M8 e pubblicato nel 2012 in collaborazione con Antonella Peresan (Università di Trieste), finì persino alla Commissione Grandi Rischi, alla presenza dello stesso Martelli.
E sono stati proprio Giuliano Panza e Antonella Peresan a raggiungere la nostra redazione con una mail nella quale hanno dichiarato perentoriamente: "Precisiamo che non vi è alcun nesso fra le ricerche da noi condotte e le previsioni effettuate da Luke Thomas, con il quale non abbiamo mai avuto alcun rapporto".
D'altronde in Italia circa il 70 per cento degli edifici non è in grado di resistere ad un evento sismico di intensità medio-elevata, e questo è ora un dato ufficiale e confermato anche dalla Commissione Grandi Rischi. È dunque di vitale importanza intervenire per la loro messa in sicurezza, a partire da scuole e ospedali. Attualmente la tecnica più consolidata, anche se non l'unica, che conferisce stabilità alle costruzioni, è l'isolamento sismico.
La Redazione di NextMe si discosta dalle previsioni o presunte tali di Thomas, condannando chi crea infondati allarmismi tra la popolazione.
Redazione NextMe.it
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