Domani arriva la primavera. Sbagliato! È già arrivata. Oggi alla 12.03 in Italia era già primavera. Il momento esatto dell'equinozio ogni anno varia. Ricordando che la stagione più colorata dell'anno arriva in questo periodo nell'emisfero settentrionale, mentre in quello meridionale coincide con l'autunno, occorre sapere che in questo 2013 la primavera è arrivata con un giorno di anticipo.
Oggi, come dice il termine equinozio, il giorno e la notte avranno la stessa durata, avremo quindi le stesse ore di luce e di buio. Ma c'è una cosa da sapere. È vero che la durata della visione del centro del Sole sopra l'orizzonte nel giorno dell'inizio della primavera è esattamente di 12 ore, ma il periodo effettivo di illuminazione è maggiore.
Gli equinozi possono essere considerati anche come punti ideali nel cielo. Oltre alla rotazione della Terra attorno al Sole, anche l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio, durante quello che viene definito appunto anno solare. Questo cerchio, chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste, ovvero la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. Succede però che essendo l'asse di rotazione della Terra inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Per questo motivo, due volte l'anno il Sole incrocia il piano dell'equatore terrestre: il punto di incontro è l'equinozio.
Quello che caratterizza la primavera nell'emisfero settentrionale è anche chiamato punto vernale, punto dell'Ariete o punto gamma (γ), mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω). Possiamo anche dire che agli equinozi, intesi come giorni di calendario, il Sole sorge quasi esattamente ad est e tramonta quasi esattamente ad ovest, tenendo ben presente che l'equinozio è un momento ben preciso. Oggi ad esempio le 12.03. Nel corso dei prossimi mesi, proprio per via dell'inclinazione dell'asse terrestre, l'emisfero settentrionale sarà sempre più “inclinato” verso il sole, avvicinandoci gradualmente all'estate.
Curiosità. Sebbene la primavera venga festeggiata sempre il 21 marzo come stabilito dal calendario gregoriano, scientificamente l'equinozio non cade molto spesso in quella data. Considerando gli ultimi 100 anni, è capitato solo 36 volte. Nel corso dei prossimi anni, tale tendenza ad anticipare l'equinozio andrà sempre più accentuandosi. Perché? In primo luogo perché il nostro anno dura 365,25 giorni, poi perché l'orbita ellittica della Terra sta cambiando il suo orientamento rispetto al sole, facendo sì che l'asse terrestre punti costantemente in una direzione diversa. Infine, a influenzare tali variazioni è anche la forza di gravità dagli altri pianeti che influisce sulla posizione della Terra nella sua orbita.
Per il resto di questo secolo, l'equinozio di primavera cadrà tra il 19 o il 20 marzo nell'emisfero occidentale. Un nuovo equinozio di primavera il 21 marzo - l'ultimo avvenne nel 2007 - non avrà luogo di nuovo fino al 21 marzo 2102.
Tuttavia, gli abitanti dell'emisfero orientale vedranno diversi equinozi il 21 marzo, nel corso del 21° secolo, secondo Space.com. A Tokyo, il primo giorno di primavera cadrà il 21 marzo negli anni 2014, 2015, 2018, 2019, 2022 e 2023 e poi una volta ogni quattro anni dal 2027 al 2055.
Francesca Mancuso
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