Google: Street View torna in fondo al mare

barriera coral

Google SeaView. Continua il progetto del colosso di Mountain View: immortalare e mettere a disposizione di tutti cose che altrimenti non vedremmo mai, le profondità marine ad esempio. Non c'è bisogno di essere Jacques Cousteau per vedere da vicino flora e fauna oceaniche. Ci pensa Google, che sta aggiunendo a Gmaps nuove immagini subacquee panoramiche.

Australia, Filippine e Hawaii sono i paesi le cui profondità marine sono state mappate da Google. Foto dai colori vivaci, immagini realistiche che sembrano trasportarci in fondo al mare per esplorare da vicino le barriere coralline, nuotando virtualmente con le tartarughe marine, i pesci e le mante

Da oggi, infatti, è possibile utilizzare Google Maps per trovare una tartaruga marina in mezzo a un branco di pesci, o ancora seguire una manta e vivere l'emozione della barriera corallina al tramonto. Spiegano da Google che in questo modo è possibile scoprire molto di più su questa barriera corallina attraverso il World Wonders Project, il sito web che ha messo a disposizione le antiche e moderne meraviglie del mondo.

A Apo Island, un'isola vulcanica e riserva marina nelle Filippine, è stato possibile vedere un corallo antico, che potrebbe risalire a diverse centinaia di anni fa. E nel bel mezzo del Pacifico, alle Hawaii, è possibile unire lo snorkeling a Oahu Hanauma Bay all'esplorazione del cratere Maui Molokini.

Il progetto di Google rientra nella collaborazione con l'indagine Catlin Seaview, un importante studio scientifico sulle barriere coralline mondiali, per rendere queste immagini straordinarie disponibili a milioni di persone attraverso la funzione Street View di Google Maps.

Il progetto era già stato reso noto a febbraio di quest'anno. Ma adesso è partita una nuova spedizione scientifica della barriera con fotocamere speciali, che hanno catturato le decine di migliaia di immagini oggi presenti su Google Maps, una visione a 360 gradi della barriera corallina.

La videocamera usata per l'impresa, la SVII, è stata progettata appositamente per “migliorare la fluidodinamica quando si viaggia sott'acqua”, e si muove ad una velocità di 4 chilometri orari, catturando immagini a 360 gradi ogni 4-6 secondi in 20 luoghi diversi e lungo i 2300 chilometri della barriera australiana.

Francesca Mancuso