Google Street View, in fondo al mare per ammirare da vicino la barriera corallina. Il progetto, chiamato Catlin Seaview, nasce da una joint venture tra Google, la University of Queensland e una multinazionale che fa capo al Catlin Group. Vedere la Grande Barriera Corallina e le profondità del Mar dei Coralli da vicino sarà possibile da qualunque dispositivo dotato di connessione a internet.
Dopo le strade, i negozi, gli aeroporti e le stazioni, i musei e l'area colpita dal sisma in Giappone, Google Street View finisce anche per portare a casa nostra le meraviglie nascoste nelle profondità marine. Da settembre, quando il progetto Catlin Seaview sarà avviato, oltre 50 mila saranno le immagini catturate da una speciale videocamera, progettata appositamente per “migliorare la fluidodinamica quando si viaggia sott'acqua”, che si sposterà ad una velocità di 4 chilometri orari, catturando immagini a 360 gradi ogni 4-6 secondi in 20 luoghi diversi e lungo i 2300 chilometri della barriera australiana.
Il dispositivo si ispira direttamente alle specie marine. Spiegano gli esperti. " una macchina fotografica ispirata dalle stesse creature per cui è stata progettata".
A partire dal settembre 2012, dunque, gli esperti si lanceranno in una spedizione scientifica della barriera con fotocamere speciali per catturare decine di migliaia di immagini che verranno poi cucite insieme per regalarci una visione a 360 gradi della barriera corallina, come già avviene con Google Street View per le strade.
Finora, solo sono state catturate alcune immagini a titolo di esempio, già disponibili su seaview.org. Ma, come anticipato, il progetto vero e proprio prenderà il via a settembre, quando saranno avviate tre differenti indagini. Oltre a sensibilizzare il pubblico e a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici, il progetto servirà anche a studiare il comportamento migratorio degli squali tigre, delle tartarughe verdi e delle mante. "Per la prima volta nella storia, abbiamo la tecnologia a disposizione per trasmettere i risultati di una spedizione tramite Google. Milioni di persone saranno in grado di sperimentare la vita, la scienza e la magia che esistono sotto la superficie dei nostri oceani" ha spiegato il responsabile del progetto, Ove Hoegh-Guldberg dell'Università di Queensland di Brisbane.
In aiuto anche i robot sottomarini, che si muoveranno tra i 30 e i 100 metri di profondità.
Francesca Mancuso