
Siamo vicini ad avere i pannelli solari riciclabili: lo annuncia un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (USA), dopo anni di ricerche volte ad imitare quello che fa la natura. Mentre i vegetali infatti sono dei perfetti sistemi di conversione di luce in energia, gli strumenti inventati dell’uomo finora, ovvero i pannelli solari, hanno un’efficienza limitata nel tempo.

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘Nature Photonics’ del giugno scorso descrive come alcuni scienziati, in Cina, siano riusciti a portare la tecnologia delle telecomunicazioni ad un livello in stile Star Trek. Gli scienziati credono che questa svolta della scienza dei fotoni porterà ad una comunicazione globale criptata ed indistruttibile.

È stata superata la convinzione che, nel processo di fotoemissione, un elettrone eccitato con un laser ad alta energia abbandona immediatamente l’atomo che lo ospitava, cioè che l’eccitazione e l’emissione sono due fenomeni contemporanei: tra i due eventi intercorre invece un certo lasso di tempo, che è stato misurato brillantemente da un gruppo di fisici del Max Planck Institute of Quantum Optics (Germania), in collaborazione con centri di ricerca dell’Austria, dell’Arabia Saudita e della Grecia.

Viaggiare nel tempo è sempre stato il sogno di molti scienziati. Anche il mondo cinematografico e televisivo ha sempre mostrato interesse verso questo affascinante settore, dalla trilogia di 'Ritorno al futuro' fino alla più recente serie TV 'Lost'.

Google rivenditore anche di energia pulita. Tramite la sua divisione Google Energy, Big G ha reso noto in questi giorni l'accordo stipulato con la società statunitense NextEra Energy. Si tratta di forniture di energia provenienti da impianti eolici. Un altro centro dunque a favore delle fonti rinnovabili.

C'è aria di rivoluzione nel mondo della fisica delle particelle. Secondo alcuni scienziati, infatti, il protone, elemento primario dell'universo visibile, è più piccolo di quanto fino ad ora il mondo scientifico abbia ritenuto.

Entro il 2050 un terzo dell'energia elettrica potrebbe essere prodotta da impianti nucleari. Secondo la Nuclear Energy Tecnology Roadmap pubblicata recentemente dalla IEA (International Energy Agency) e dalla NEA (Nuclerar Energy Agency), l'obiettivo è “ambizioso ma realizzabile” e sarebbe utile al fine di ridurre la produzione di anidride carbonica immessa nell'atmosfera.

Utilizzare la bomba atomica per salvare la Terra da eventuali asteroidi. Non è solo la trama di Armageddon, noto film con Bruce Willis e Ben Affleck. È una delle possibilità sostenute da David Dearborn, fisico del Lawrence Livermore National Laboratory di Livermore, in California. Secondo lo studioso, se un asteroide dovesse entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta entro i prossimi 50 anni, l'uso di esplosivi nucleari per deviare o disperdere la roccia cosmica potrebbe essere l'alternativa migliore.