
Lampi di antimateria al di sopra di tempeste e fulmini. Questo è lo straordinario fenomeno scoperto grazie al satellite Fermi della Nasa. Secondo le prime analisi del fenomeno, fatte dai ricercatori della Agenzia Spaziale Statunitense e presentato a Seattle al convegno annuale dell’American Astronomical Society, il processo che genera antimateria ha inizio a partire dai 'superlampi gamma'.

Lo rappresentava Gene Roddenberry in ‘Star Trek’, lo scriveva Michael Crichton in ‘Timeline-Ai confini del tempo’: uomini spediti come fax nello spazio e nel tempo. Fantascienza? All’epoca sì, ma oggi tutto questo sembra assumere le sembianze della realtà. Ad annunciarlo i fisici dell’University of California di Santa Barbara (Usa), i quali hanno scoperto che un oggetto davanti a noi può esistere contemporaneamente in un universo parallelo, cosa che un giorno potrebbe rendere possibili il teletrasporto e la macchina del tempo.

Le stime sul fabbisogno di energia a livello mondiale dicono molto sulla necessità di triplicare la produzione nei prossimi quarant’anni. Quando si parla di stime di fabbisogno energetico ci si riferisce solitamente alla domanda di energia in generale e non solo di quella elettrica; le stime, proprio in quanto tali, non sono mai precise al millimetro ma risultano indispensabili per indicare una tendenza e capire in quale direzione stiamo andando.

La fotosintesi è il processo con cui le piante immagazzinano l’energia luminosa del Sole e la trasformano in altre forme di energia in modo da ottenere il proprio nutrimento. Questo processo può essere riprodotto artificialmente usando delle tecnologie chimiche avanzate, e consentire dunque lo sfruttamento di un’energia rinnovabile e pulita, come quella del Sole, contribuendo alla progressiva e auspicabile emancipazione dal petrolio, che in un futuro non troppo lontano terminerà. Questo il principio del progetto ‘Fotosintesi Artificiale Globale’ sul quale si stanno concentrando diversi studi basati sulle nanotecnologie.

Le moderne batterie al litio saranno presto superate: così affermano i ricercatori del Center of Integrated Nanotechnologies, centro di ricerca sull’energia che opera presso i laboratori di Sandia e Los Alamos (New Mexico, Usa). Gli studiosi hanno infatti trovato il modo di ottenere una nano batteria super potente, sfruttando le proprietà di alcuni ossidi come materiale di supporto e la tecnologia degli ioni litio. Il lavoro è stato pubblicato su Science.

America e India concordi su una possibilità di risolvere il problema energetico: raccogliere l’energia solare proveniente dallo spazio con i satelliti che orbitano intorno al nostro pianeta. I due Stati si sono accordati per un comune programma di missioni nello spazio che includa questa operazione. I rispettivi presidenti si sono incontrati in India per discutere del progetto insieme al National Space Society (NSS).

‘Sahara Breeder Solar Project’ è il nome di un imponente progetto giapponese e algerino che ha l'obiettivo dichiarato di fornire il 50 per cento dell'energia mondiale entro il 2050, producendo elettricità nel deserto del Sahara.

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, diceva Antoine-Laurent de Lavoisier, ma non la pensano allo stesso modo gli studiosi dell'University of Michigan, che sembra abbiano dimostrato che è possibile creare particelle dal nulla, o meglio dal vuoto.